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Buca in strada e ciclista senza rimborso? Dipende

La questione "voragini in città" è aperta alla discussione

Moto - News: Buca in strada e ciclista senza rimborso? Dipende

Circola sul web, in queste ore, una notizia negativa per i ciclisti: non spetta il risarcimento del danno a chi, in bici, cade in una buca apertasi sull’asfalto quando questa è al centro della strada. Lo avrebbe detto la Cassazione, con recentissima sentenza 18865/15. Ma è davvero così?


In realtà…


Anzitutto, la Cassazione dice: “La concreta possibilità per l’utente danneggiato di percepire o prevedere con l’ordinaria diligenza la situazione di pericolo occulto, vale ad escludere la configurabilità dell’insidia”. Ossia: se il ciclista, guidando con prudenza, poteva evitare la buca, allora non gli spetta il risarcimento del Comune. “Quanto più la situazione di pericolo è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l’adozione di normali cautele da parte del danneggiato, tanto più incidente deve considerarsi l’efficacia del comportamento imprudente del medesimo”. Quindi, più prevedibile era la buca, meno probabile il rimborso.


Comune responsabile, eccome


Ricordiamo che i Comuni sono responsabili, eccome, per i danni da buca, specie in presenza di utenti deboli della strada, come ciclisti e motociclisti. Fa sorridere che prima i Comuni spingano i cittadini a usare la bici, a non inquinare, a non infastidire con i Suv, e poi lascino (involontariamente, ci mancherebbe altro) in mezzo alla strada una voragine a danno dei ciclisti. Fa inquietare che i ciclisti debbano andare in Cassazione per far valere i propri diritti: il risarcimento per mancanza di manutenzione. Tuttavia, vogliamo ricordare una regola: l’utente deve dimostrare la colpa del Comune, allegando in causa che la buca rappresentava un pericolo occulto (insidia o trabocchetto), con due caratteristiche: la non visibilità e la non prevedibilità. Il Comune ha l’obbligo di custodia della strada: deve modificare la situazione di pericolo insita nella cosa o che in essa si è determinata. In definitiva, stavolta, e solo stavolta, per un’interpretazione particolare della Cassazione, il ciclista ha perso; ma di solito vince.

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