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Yamaha R1 2015: qual è la sua vera identità?

Da una parte ci sono gli appassionati esaltati dall'evoluzione tecnologica ed estetica, dall'altra gli affezionati delusi dal taglio netto con la tradizione

Moto - News: Yamaha R1 2015: qual è la sua vera identità?

La storia della Yamaha R1 è una delle più avvincenti del motociclismo degli ultimi 20 anni. Forse nessuna sportiva di questo stesso periodo ha ricevuto così tanti consensi nella sua carriera, segnando un punto di rottura con tutto ciò che è stato fatto prima del 1998 nel mondo delle supersportive, e continuando a stupire fino alla presentazione dell'ultima evoluzione, la 2015, che si presenta di nuovo rivoluzionata rispetto al passato.


La nuova moto ha stupito un po' tutti


Da questo aspetto, la rivoluzione, vorremmo partire per fare con voi un ragionamento che riguarda la passione dei motociclisti per questa dinastia e l'evoluzione della tecnica della motocicletta sportiva. Una domanda che in molti si saranno fatti appena hanno visto svelata la nuova R1 2015 è "ma è davvero questa la nuova R1?"... non perchè sia brutta o altro, ma perchè forse nessuno si aspettava un taglio così netto con il passato.


Lasciamo giudicare a voi se l'estetica è piacevole o meno, e facciamo qualche passo indietro alle precedenti versioni. Nel 1998 fece il suo debutto con un'estetica mozzafiato e contenuti tecnici inarrivabili per l'epoca. Motore 4 cilindri in linea da 150 CV e 5 valvole per cilindro. Da quel momento in poi l'evoluzione fu costante e i ritocchi tutti incentrati sul family feeling che aveva stregato tutti alla prima uscita.


 


Tradizionale per 10 anni, poi la rivoluzione


Nel 2000 viene leggermente ritoccata e nel 2002 per la prima volta si vede l'iniezione elettronica. Nel 2004 gli scarichi si spostano sotto il codino, come moda vuole, e nel 2007 la prima vera rivoluzione tecnica: il motore non ha più 5 valvole per cilindro ma 4, un colpo al cuore per molti, ma il nuovo propulsore derivato dalla tecnologia MotoGP è decisamentne più performante. Passano due anni ed è di nuovo il momento di mettere alla prova gli affezionati con la R1 2009, che presenta albero motore a croce con scoppi irregolari e un'estetica assolutamente di rottura. Più tozza e larga, con un cupolino che riprende la forma dei grandi proiettori a occhi di gatto, ma li trasforma in prese d'aria con due occhi a pallina poliessoidali. C'è chi la ama e chi la odia.


2014, salone EICMA di Milano, ecco un'altra enorme rivoluzione in termini di tecnica e design per la R1 che perde definitivamente tutti i punti di contatto con le versioni precedenti. Ora l'estetica è fortemente influenzata dalla MotoGP e il cupolino presenta i fari in una nuova e inedita (per molti discutibile) posizione, con due piccole striscie di LED dove un tempo c'erano i proiettori. La moto è senza dubbio bella ma... la tradizione? Il family feeling di una storia ventennale?


R1 è evoluzione o tradizione?


Non è una critica, ma un'invito a riflettere su come l'evoluzione di un concetto possa essere interpretato in modi completamente diversi da case costruttrici e utenti. L'evoluzione della tecnica e la ricerca delle prestazioni giustifica l'abbandono delle caratteristiche che hanno reso famoso un modello o una serie? Una risposta definitiva forse non c'è, perchè si tratta di una valutazione strettamente personale per tutti. Voi siete fra quegli estimatori che la R1 ha perso per strada perchè è cambiata troppo o sostenete questa evoluzione che taglia tutti i ponti in nome della massima tecnologia e novità?

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