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Superbike 2014, Magny-Cours: Gara 1 è di Guintoli

L'Aprilia domina il circuito francese, con Melandri secondo, mentre Rea è terzo con la Honda

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Sylvain Guintoli torna a sperare, ma sicuramente la prima gara del weekend di Magny-Cours farà discutere, perché l'Aprilia è stata costretta a ricorrere agli ordini di squadra per favorire la rincorsa del pilota francese al titolo iridato della Superbike. Va detto però che anche in Kawasaki c'è stato più o meno lo stesso gioco, anche se sicuramente fa meno notizia uno scambio di posizioni tra il quarto ed il quinto che tra i due piloti che in teoria si stanno giocando la vittoria.


Sotto alla pioggia, il francese della Casa di Noale era riuscito a fare il vuoto alle sue spalle nella prima parte della corsa, ma poi con il passare dei giri è stato più che evidente che in realtà Marco Melandri aveva un passo molto migliori e nel finale il ravennate è riuscito anche a trovare il sorpasso. Dal muretto dell'Aprilia però è stato esposto un segnale piuttosto chiaro, uno smile con la faccia triste, che indicava l'obbligo di riconsegnare la pista.

Ordine che Marco ha rispettato, facendolo comunque in maniera piuttosto plateale, quasi a voler dimostrare che senza questa indicazione avrebbe vinto lui senza se e senza ma. Per "Guinters" è quindi arrivata la terza vittoria stagionale, riportandosi a sole 19 lunghezze da Tom Sykes, che ha vissuto una mattinata difficile, barcamenandosi sempre intorno alla quinta posizione, fino a quando la squadra diretta da Guim Roda ha imposto a Loris Baz di cedergli la quarta. Il dato comunque è che ormai il campionato è completamente riaperto e Guintoli ci crede. Inoltre questo risultato l'Aprilia balza in testa alla classifica del Costruttori.


Davanti alle due Kawasaki si è preso l'ultimo posto disponibile sul podio Jonathan Rea: in attesa di diventare un pilota delle "verdone" per la prossima stagione, il pilota della Honda ha quindi fatto il gioco dell'Aprilia, mettendosi alle spalle entrambe le ZX-10R e provando a tenere a distanza Melandri nella lotta per il podio finale del campionato.


Non è stata una gara positiva per le Ducati, perché sia Davide Giugliano che Chaz Davies sono finiti ruote all'aria. Il britannico è stato costretto al ritiro, mentre l'italiano ha proseguito, chiudendo settimo in rimonta alle spalle della Honda di Leon Haslam. Restando in tema Ducati, è stata buona invece la prova delle due 1199 Panigale delle wild card Lorenzo Lanzi e Max Neukirchner, che si sono arrampicate fino alla ottava e nona piazza.


Per quanto riguarda le EVO, la decima piazza finale è valsa il successo di raggruppamento alla BMW S1000RR di Sylvain Barrier. Va segnalato però che il leader del campionato David Salom non ha neppure preso il via, preferendo non rischiare il polso infortunato nelle prove libere di ieri. Il quadro degli italiani si completa poi con l'11esimo posto di Niccolò Canepa ed il 13esimo della MV Agusta di Claudio Corti. Ritirato, infine, Alessandro Andreozzi.

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