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MotoGP 2014, Misano: le dichiarazioni di Rossi, Marquez e Dovizioso

Ecco le sensazioni "a caldo" dei piloti Yamaha, Honda e Ducati

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Oggi abbiamo deciso di iniziare il commento della gara di Valentino Rossi con le sue parole, perché è giusto partire dalla emozioni di un pilota che dopo diversi anni difficili è tornato a vincere convincendo e lo ha fatto a Misano, a pochi chilometri da casa sua, inducendo all'errore il dominatore della stagione Marc Marquez e battendo ad armi pari il compagno Jorge Lorenzo. La gara è stata comunque avvincente per molti altri piloti, anche per chi non è salito sul podio, come per esempio Dovizioso, davvero a pochi centesimi dai primi.


Valentino Rossi (Yamaha)


"E' bellissimo pensare di aver vinto di nuovo qui dopo cinque anni, ancora una volta con Jorge alle mie spalle. E' sembrato quasi di salire su una macchina del tempo, ma sono molto orgoglioso, perché ho lavorato molto duramente per ottenere questo risultato. E' la prima vittoria dell'anno e in un certo senso mi permette di mettere alle spalle tanti momenti difficili, come l'infortunio del Mugello. Poi ci tenevo parecchio a vincere almeno una volta perché, ad eccezione dei due anni in Ducati, ho sempre vinto almeno una gara. E la stessa cosa vale anche per Silvano Galbusera, il mio capomeccanico. Io comunque ci ho sempre creduto di poter vivere ancora delle giornate così e per questo sono davvero orgoglioso", ha detto Valentino.


"Durante il weekend, ed in particolare ieri, abbiamo confermato che la nostra moto è molto forte su questa pista. Inoltre, in un caso come questo, in cui Marquez ha dimostrato di avere qualche problemino, provare a batterlo ti porta una motivazione extra e cominci a pensare che potrebbe essere la tua giornata. Dall'altra parte non bisogna dimenticare che Jorge ha la mia stessa moto e che quindi non sarebbe stato facile stare davanti. Insieme alla mia squadra però abbiamo fatto le scelte giuste a livello di setting per questa gara. Per questo quando sono partito avevo sensazioni molto positive, ma anche sapendo che un errore poteva vanificare tutto. Ho spinto molto fin dall'inizio ed ho dovuto battagliare con Marquez e con Lorenzo. Specialmente quando sono passato in testa ho cercato di rimanere davanti a Marc, perché ero convinto di avere un ottimo passo. Poi nella tabella dei box ho visto che dietro di me c'era Jorge, quindi ho pensato che Marc fosse caduto. Da quel momento poi è diventata un pizzico più facile, perché avevo un vantaggio di un paio di secondi su Jorge. In ogni caso ho dovuto mantenere un ritmo alto fino alla fine".


Marc Marquez (Honda)


"Ovviamente sono dispiaciuto per la caduta, ma nei primi giri della gara ero davvero contento, perché ieri avevo problemi di stabilità e non riuscivo ad essere veloce come i piloti della Yamaha. Nel warm-up però abbiamo fatto delle modifiche che stavano dando i loro frutti. Quando ho passato Jorge e mi sono messo dietro a Valentino ho provato a rilassarmi un attimo ed ho fatto un errore davvero stupido: ho stretto troppo la traiettoria della curva 4 ed ho toccato il cordolo, quindi ho perso l'anteriore perché in quel punto non si può fare. Ho provato a rimanere in piedi come nei test di Brno, ma stavolta non ci sono riuscito. Poi ho ripreso la moto e sono riuscito a fare un punto, ma non è quello che avrei sperato. Resta il fatto che comunque è il primo errore della stagione" ha detto Marc.


E poi ha un po' stupito tutti i presenti alla sua conferenza, spiegando che dalla prossima gara cambierà il suo atteggiamento, pensando prima al campionato e poi alla vittoria: "Prima della gara il mio obiettivo era di provare a vincere la gara, o almeno provare a battagliare per la vittoria ogni domenica, anche perché ho un grande vantaggio in classifica. Pure oggi ho provato a stare dietro a Valentino, anche se era molto forte, ma ora è arrivato il momento di provare a cambiare atteggiamento e pensare alla classifica per vincere il campionato, con l'eccezione di Aragon, che è la mia gara di casa".


Andrea Dovizioso (Ducati)


"Sono particolarmente contento di aver finito solo a 5" da Valentino. Non sapevo neanche di essere così vicino, perché per tutta la gara sono rimasto molto concentrato per capire come potevo rimanere attaccato a Pedrosa. Vedevo solo Lorenzo e non sapevo quanto fosse lontano Valentino. Sono molto contento per un paio di motivazioni: per prima cosa, perché se sono arrivato così vicino vuol dire che siamo stati bravi a sfruttare l'occasionie, inoltre perché ho fisicamente ho potuto spingere per tutta la gara e non è mai facile provarci. Gli ultimi otto giri ho fatto davvero fatica a rimanere con Dani, ma nel penultimo giro ho fatto il mio giro veloce. In quel momento non posso dire che stavo guidando bene, ma credo di aver controllato la situazione egregiamente e sono belle sensazioni" ha detto Andrea.


Quando gli è stato chiesto se è maggiore il rammarico per il podio sfumato o la gioia per l'ennesimo segnale di crescita, ha risposto: "Essere tristi oggi sarebbe da stupidi. Ovviamente da fastidio perché mancava veramente poco per riuscirci, ma se penso a tutto quello che ho rischiato e che ho spinto oggi, credo che non ci fosse niente di più che potessi fare per battere Pedrosa. E' normale che scocci un pochino, ma dal nostro punto di vista è bello avere queste scocciature, perché confermano i grandi passi avanti che abbiamo fatto nelle ultime due gare. Valentino forse non ha dovuto spingere tutta la gara, ma sono assolutamente contento degli appena 5" di ritardo di oggi. Sono veramente pochi per come eravamo abituati da un anno e mezzo a questa parte".


Infine, ha spiegato di aspettarsi una moto più docile con la GP15 dell'anno prossimo: "Quando correvo con la Honda o con la Yamaha, se forzavi troppo finivi per andare più piano. Con questa moto invece la situazione è diversa e sicuramente c'è una ragione tecnica per questo. Guidare in questo modo per tutta la distanza di gara però non è affatto facile. Ma sono convinto che la moto nuova, quella del prossimo anno, sarà più dolce e permetterà di andare forte anche senza dover sempre forzare".


 

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