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No alle bici in contromano: sono sanzionabili

Tranne rarissime eccezioni, le bici non possono e non potranno andare controsenso

Moto - News: No alle bici in contromano: sono sanzionabili

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Polemiche feroci attorno alle bici. In estrema sintesi, oggi le bici non possono andare contromano. Nella riforma del Codice della Strada, c’era una norma che consentiva alle bici di circolare controsenso. Ma alla Camera è stato appena accolto un emendamento di Scelta Civica: elimina la proposta di introduzione del contromano per le bici. Quindi, tutto come prima: tranne rarissime (e contestate quanto controverse) eccezioni, le bici non possono e non potranno andare contromano. Per fortuna, aggiungiamo noi. Perché si trattava di una novità pericolosa per la sicurezza stradale: nelle nostre città, non c’è spazio per le bici controsenso. Il rischio è di mettere a repentaglio la vita dei ciclisti. Ma la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) protesta: voleva la bici contromano.


L’opinione della Fiab


Secondo la Federazione, il “controsenso ciclabile” è già adottato con successo in moltissime città europee, non è pericoloso se correttamente regolamentato e, inoltre, incentiva notevolmente l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti all’interno dei centri urbani: “I dati, di cui nel nostro Paese non sembra sia importante tenerne conto quando si devono prendere delle decisioni, ne sono una conferma. Un esempio per tutti il caso Bruxelles, dove sull’85% delle strade a senso unico presenti in città - pari a ben 400 km - è ammesso il ‘controsenso ciclabile’. In base a uno studio avvenuto nell'arco di tre anni, il 95% degli incidenti occorsi ai ciclisti nella capitale del Belgio è avvenuto su strade prive di ‘controsenso ciclabile’”. Protesta pure Paolo Gandolfi, relatore del disegno di legge: “Nelle due città italiane in cui è stata ammessa, in alcune strade all’interno delle aree 30 km/h, la circolazione delle biciclette in senso opposto a quello delle auto, gli incidenti gravi ai ciclisti si sono praticamente azzerati. Il controsenso ciclabile è, infatti, un tassello fondamentale nel percorso di ristrutturazione della mobilità all'interno dei centri urbani, per vivere in città sempre più sicure e sostenibili”.


“Proprio ad agosto…”


Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale Fiab, è peremtoria: “Sorprende non poco che, proprio in pieno agosto, sia stato votato questo provvedimento quando molti sono in vacanza e magari, come me, in bicicletta. Spesso i ciclisti sono considerati un'utenza vulnerabile che, più di altri, patisce i comportamenti scorretti sulla strada, ma non per questo meno attenta sul piano legislativo”. Come a dire: un provvedimento preso quando gli italiani sono sotto l’ombrellone, così che passi inosservato. Sarà. Ma è un provvedimento intelligente proprio a tutela dell’utenza debole.

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