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RCA auto e moto: cancellata l'ipotesi di una pessima rivoluzione

Una riforma della Rca che avrebbe potuto mettere in pericolo i diritti degli assicurati, bloccata da PD ed MS5

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Per fortuna che, alla fine, hanno vinto gli assicurati e i danneggiati. Infatti, la rivoluzione Rca contenuta nell’articolo 8 del decreto Destinazione Italia, emanato dal Governo Letta a fine dicembre 2013, non avrà un seguito. In Parlamento c’è stato lo stralcio dell’articolo 8 che adesso forse verrà discusso (cambiato) in un disegno di legge. È una sconfitta durissima per il Ministero dello Sviluppo Economico in particolare, che aveva spinto per quel decreto. A vincere sono i 17.000 carrozzieri indipendenti, il cui futuro sarebbe stato messo in pericolo dall’articolo 8; questo articolo infatti prevedeva di "girare" direttamente ai carrozzieri convenzionati tutti i danneggiati. E per le lesioni fisiche lievi ci sarebbe stato un altro giro di vite, dietro il pressing delle lobby delle Assicurazioni: sarebbe stato un bel guaio per i motociclisti, così esposti a ferite in seguito a sinistri.

Marco Di Stefano (Pd), Antonio Boccuzzi (Pd), Andrea Colletti (M5S) e Daniele Pesco (M5S) hanno fatto sì che l’articolo 8 non divenisse realtà; assieme a loro, hanno trionfato le sigle della Carta di Bologna: Federcarrozzieri (capitanata da Davide Galli), Comitato unitario patrocinatori stragiudiziali Italiani (di Stefano Mannacio), Sportello dei diritti (di Giovanni D’Agata), Assoutenti (di Furio Truzzi), Associazione familiari vittime della strada, Sindacato italiano specialisti in medicina legale e delle assicurazioni, Organismo unitario dell’avvocatura, Unione avvocati responsabilità civile e assicurativa, Associazione culturale Mo Bast!, Associazione Valore uomo.

Durissimo il commento dei grillini: "Nell'articolo 8 del decreto Destinazione Italia, c'era la consegna del destino di automobilisti e piccole imprese artigiane (come i carrozzieri) alla volontà delle Assicurazioni. Hub di imprese carrozziere gestite dalle Compagnie assicurative, sconti finti, abbattimento della prescrizione, testimonianze rese complicatissime per chi subisce il danno e facilissime se a favore delle compagnie, nessuna privacy per le scatole nere, sanzioni ridicole per le Assicurazioni in caso di inosservanze, complicazioni per il risarcimento dei danni fisici, obbligo a recarsi da medici 'legati' alle Assicurazioni. Le lobby assicurative imperversano insieme a tutte le altre lobby e scrivono i decreti a proprio uso e consumo. Il M5S, a prima firma Andrea Colletti, aveva presentato un emendamento soppressivo già la scorsa settimana. Appena martedì 4, in commissione Finanze e Attività produttive, Yoram Gutgeld (consigliere economico di Renzi) presentava un maxiemendamento che peggiorava la situazione favorendo ancora di più le Compagnie assicurative. Ma mercoledì 5 il M5S insieme alle associazioni di carrozzieri, utenti e vittime della strada, è riuscito a sovvertire i propositi del Governo e anche a spaccare la maggioranza che presenta una serie di emendamenti contraddittori".

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