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Autostrade A24 e A25: Confconsumatori chiede intervento del ministro Lupi

Ciccone, presidente della Confconsumatori l’Aquila chiede intervento sui rincari ingiustificati

Moto - News: Autostrade A24 e A25: Confconsumatori chiede intervento del ministro Lupi

Le autostrade sono rincarate anche nel 2014, questo lo sappiamo già, ma non tutti sanno che in alcuni tratti delle autostrade italiane gli aumenti sono stati davvero elevati, ed è il caso di A24 e A25.
Il Presidente di Confconsumatori L'Aquila, Alessio Ciccone, ha pubblicato una nota stampa in cui definisce "vergognosi ed ingiustificati" gli adeguamenti tariffari del 2014 sui tratti A24 ed A25. ''Le nostre autostrade sono le più penalizzate, come emerge dai dati nazionali la media degli aumenti per i pedaggi autostradali è del 3,9% ed il maggiore incremento riguarda proprio la Strada dei Parchi S.p.a., società che gestisce le autostrade A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara. Per le autostrade d'Abruzzo l'incremento applicato è del +8,28% che, a conti fatti, dato che a novembre l'inflazione è salita appena dello 0,7% è pari a circa dodici volte il carovita". Ciccone chiede al governo di interventire e chiama in ballo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, chiedendogli di ripensare questo adeguamento.

Da parte sua il ministro, che di recente ha incontrato il presidente ed il vicepresidente di Aiscat (l'associazione delle concessionarie autostradali) per far applicare uno sconto del 20% alle tariffe autostradali dei pendolari, ha tenuto a sottolineare di essere riuscito "a contenere gli aumenti delle tariffe autostradali grazie a un'azione di calmieraggio svolta del Ministero. A fronte di richieste da parte delle società che per alcune tratte arrivavano al 18 per cento, l’incremento si è fermato a una media del 3,9%", ha detto, ammettendo di aver già previsto degli incontri con Aiscat per ottimizzare l'adeguamento delle tariffe. Intanto, il Presidente di Confconsumatori L'Aquila ha dichiarato di appoggiare "ogni iniziativa che vada nella direzione opposta al decreto interministeriale n. 486 del 31 dicembre 2013 dei ministri Lupi-Saccomanni". Alessio Ciccone ha chiesto sostegno anche ai rappresentanti istituzionali d'Abruzzo "di impegnarsi in una battaglia, volta a riconsiderare questa scelta scellerata, nell'interesse di un territorio che merita di essere sostenuto, non di essere ulteriormente danneggiato, perchè oltre alla crisi, famiglie, imprenditori e commercianti pagano ancora senza alcuno sconto, lo scotto del terremoto''.

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