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11 Settembre 2013: i motociclisti americani a Washington contro la marcia islamica

Oltre 3.000 bikers hanno sfilato per impedire la “Million Muslim March”, indetta da un gruppo in difesa dei diritti musulmani in USA

Moto - News: 11 Settembre 2013: i motociclisti americani a Washington contro la marcia islamica

Quando si dice il cattivo gusto… L’associazione in difesa dei diritti dei musulmani negli Stati Uniti, la American Muslim Political Action Committee (AMPAC), aveva indetto per la giornata di ieri 11 Settembre una marcia su Washington per rivendicare i propri diritti e per invocare l’istituzione di una commissione d’inchiesta che riveli le verità sul 11 settembre al popolo americano. Negli intenti della associazione, proprio l’11 settembre di ogni anno sarebbe dovuto diventare il giorno in cui i musulmani d’America avrebbero dovuto manifestare in difesa dei diritti costituzionali degli americani. Intento innegabilmente lodevole, ma la scelta del giorno in cui farlo è apparsa decisamente fuori luogo per il popolo americano (ma anche per gruppi cattolici statunitensi che non hanno tardato a organizzare una contromanifestazione anch’essi).

2 MILLION BIKERS TO DC

Il bello della faccenda è che a contrastare l’iniziativa del gruppo islamico sono scesi in piazza, o meglio in strada, i motociclisti statunitensi offesi dall’iniziativa. E’ così che in maniera del tutto spontanea e non autorizzata un gruppo di bikers americani ha deciso di boicottare la manifestazione dell’AMPAC facendo convergere un esercito di moto verso Washington nello stesso giorno. Ancora una volta i social media hanno fatto da tamtam agli organizzatori e in pochi giorni la pagina Facebook di 2 Million Biker sto DC ha raggiunto quota 261.000 likers.
I principi i base ai quali il gruppo si è riunito sono molto semplici:
1: Siamo americani, crediamo nella costituzione, nei nostri diritti e negli Stati Uniti.
2: Questo evento è fatto in onore e nel rispetto delle persone morte l’11 settembre e per le loro famiglie. E’ anche in ricordo di tutti quei militari che hanno combattuto chi ha causato questi attacchi.
3: Siamo contro tutte le trasformazioni fondamentaliste dell’America di questo governo e di tutti i precedenti.
4: Noi marciamo per la nostra libertà. Questa è una marcia di pace e non vogliamo violenza di nessun tipo. Marciamo per mostrare il nostro amore per l’america e per essere l’esempio della libertà di questo paese.
Ed è così che un gruppetto di circa cinquanta moto è partito da una concessionaria di moto americane e si è ingrossato strada facendo fino a superare le 3.000 motociclette. Il risultato? La Million Muslim March si è ridotta a poche decine di manifestanti. Una bella dimostrazione di come lo spirito nazionale di un popolo sia in grado di intervenire laddove le istituzioni non possono. E noi italiani, quando ci sveglieremo?

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