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Sicurezza stradale: pronto un Disegno di Legge

Il Governo starebbe per varare un provvedimento per ridurre gli incidenti stradali

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L’Unione Europea aveva imposto degli obbiettivi da raggiungere in tema di sicurezza stradale, quello di dimezzare i morti sulle strade nell’arco di dieci anni, in un periodo di riferimento tra il 2000 ed il 2010. Nulla da fare, nonostante la bellezza di 70 decreti e l’introduzione della legge 120/2010, l’Italia, ancora una volta, non ce l’ha fatta. Un "buco nell’acqua" anche per il 2011... Ma l’obbiettivo deve essere raggiunto, ed è per questo che è in cantiere un ulteriore decreto che così cita: "Misure per il miglioramento della sicurezza stradale e la prevenzione degli incidenti con veicoli e delega al Governo per il riordino della segnaletica stradale".

Pare che l’introduzione della patente a punti non sia bastata... ed i relatori, in occasione della presentazione del disegno di legge hanno così dichiarato: "Nel merito, all'articolo 1 si prevedono le finalità del provvedimento, ovvero una serie di misure per innalzare il livello di sicurezza degli utenti delle strade attraverso la previsione di nuove modalità di monitoraggio delle condizioni stradali a cui dovranno attenersi gli enti proprietari o concessionari; dell'adozione di nuove tecniche per realizzazione delle pavimentazioni stradali; di installazione di nuove barriere di contenimento lungo la rete stradale; di adeguamento della segnaletica stradale agli standard comunitari".

Insomma, la proposta è valida, tutto giusto, tutto decisamente corretto, ma basterà a diminuire gli incidenti ed il tasso di mortalità che interessa il nostro Paese? Forse... ma in ogni caso dovranno essere effettuati più controlli, e non parliamo di eccessi di velocità, inversioni a "U" o altre infrazioni del Codice della Strada, bensì della verifica che gli enti proprietari o concessionari delle strade urbane ed extraurbane rispettino i loro compiti! Sulla cosa, interviene l’articolo 2, dove si specifica che proprio questi ultimi due soggetti interessati, sono tenuti al monitoraggio continuo delle condizioni del manto stradale e che nel caso in cui questo sia deteriorato, bucato o che possa essere pericoloso ai fini della sicurezza stradale, si debba intervenire tempestivamente, ripristinando le condizioni ottimali per la sicurezza. Come? "Ricorrendo all'utilizzo delle tecnologie più avanzate per la misurazione dei parametri di sicurezza riconosciuti a livello internazionale; di verificare la segnaletica stradale, in particolare in prossimità delle aree di maggiore rischio di incidenti, con l'obiettivo di ripristinarla laddove deteriorata o mancante, ovvero di adeguarla al fine di innalzare il livello di sicurezza nella guida; di individuare le aree e i tratti stradali di maggiore rischio per la sicurezza degli utenti della strada e adottare le misure necessarie per la rimozione delle situazioni di pericolo; costituire apposite banche dati, per il monitoraggio dei tratti stradali urbani ed extraurbani, mediante le quali avviare le attività di messa in sicurezza di quelli interessati da un'alta incidentalità". Chiaramente la cosa che forse risulta ancora più interessante, è come controllare gli enti gestori che eseguano il loro lavoro... E poi, una volta riscontrata l’irregolarità, bisognerebbe segnalare la cosa ed intervenire a livello legale. Vi pare poco?

Vi è poi l’articolo 3, dove si parla delle tecniche per la realizzazione delle pavimentazioni stradali. Oggi queste sono realizzate con l'impiego di materiali bituminosi tradizionali. Questa "tecnologia", da una parte costituisce una componente quantitativamente non rilevante sotto il profilo dei costi delle opere, ma dall'altra, sotto il profilo della qualità delle stesse opere e delle loro prestazioni, rappresenta una delle componenti più critiche e sensibili. Una parola su tutte: buche! Una delle cause di maggiore incidentalità per i motociclisti... e se a questo ci aggiungiamo che l’asfalto non è di tipo drenante, abbiamo chiuso il quadro. Ecco che interviene il Disegno di Legge con il punto 3:"Nell'ambito, quindi, di una oculata politica di tutela della sicurezza stradale si propone lo sviluppo di infrastrutture adeguate, attraverso una migliore definizione delle caratteristiche delle sovrastrutture e delle pavimentazioni stradali. L'apparizione dei cosiddetti bitumi modificati, costituiti da miscele bitume-polimero, con caratteristiche prestazionali nettamente superiori a quelle dei bitumi tradizionali, ha permesso di sviluppare nuove tecnologie che danno la possibilità di migliorare la sicurezza stradale oltre a rispondere alle esigenze delle moderne pavimentazioni quali l'incremento del traffico e la necessità di realizzare opere durevoli nel tempo". Staremo a vedere...

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