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False intestazioni per oltre 150 veicoli e 14.000 prestanome

Una maxi operazione della Polstrada ha “bloccato” un giro di migliaia di euro

Moto - News: False intestazioni per oltre 150 veicoli e 14.000 prestanome

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La Polizia Stradale può vantare la riuscita di una maxioperazione denominata "Ghost car", ossia "auto fantasma". Diamo due numeri: oltre 150.000 tra auto e moto per 14.000 prestanome, radiazione dalla circolazione per oltre 10.000 veicoli (di cui è stata accertata in via definitiva l’intestazione fittizia), utilizzo di questi esclusivamente per commettere reati. Il tutto anche grazie all’introduzione dell’articolo 94 bis (legge 120/2010) del Codice della Strada, che prevede la cancellazione d’ufficio dal Pubblico registro automobilistico e dall’Archivio nazionale dei veicoli di cui sia stata accertata in via definitiva l’intestazione fittizia. Si applica la sanzione amministrativa di 527 euro a carico di chi ha richiesto, anche come intermediario, o ottenuto l’intestazione fittizia di un veicolo. La stessa sanzione si applica a chi effettivamente esercita i poteri del proprietario e ha la disponibilità effettiva del veicolo (il proprietario dissimulato). Per chi "insiste", ad avvenuta cancellazione, in caso di circolazione, è prevista una sanzione di 419 euro e il sequestro (il mezzo viene momentaneamente sottratto) finalizzato alla confisca (lo Stato ne fa quel che crede, spesso mettendolo all’asta).

DAL NORD AL SUD

Le indagini, coordinate dal servizio Polizia Stradale sull’intero territorio nazionale, hanno visto in particolare l’acquisizione dell’elenco di soggetti intestatari di oltre 50 veicoli, incrociandoli successivamente con tutti gli archivi informatici disponibili. Lombardia (36,15%), Emilia Romagna (11,39%), Piemonte (11,08%), Campania (9,93%) e Abruzzo (9,49%), le prime cinque Regioni secondo la graduatoria del maggior numero di veicoli riscontrati oggetto di intestazione fittizia. Le Regioni Veneto (28,69%), Campania (17,39%), Piemonte (15,21%), Sicilia (10%) e la Lombardia (7,82%) con la presenza del maggior numero di plurintestatari.

RCA: UN PROBLEMA ENORME
A tutto questo, aggiungiamo il fatto che dei 151.149 veicoli rimasti nella "rete" degli investigatori, 107.402 sono risultati non coperti da assicurazione nell’anno 2012 (71%), o con Rca false: e anche in questo caso sono sempre Campania, Sicilia, Lombardia, Puglia ed Emilia Romagna, nello stesso ordine, le Regioni con la maggiore frequenza. Questo significa che siamo di fronte a potenziali pirati della strada che, causato un sinistro, fuggono ben sapendo di non avere copertura assicurativa: un pericolo enorme che non va assolutamente sottovalutato.

IL REALE UTILIZZO DEI MEZZI

Ma andiamo avanti, perchè in questa maxioperazione sono emersi altri problemi. Si segnalano 49 plurintestatari responsabili di mancati pagamenti di pedaggio autostradale (22% rispetto al numero complessivo di evasori risultati da una specifica indagine parallela) e 170 veicoli "evasori" (28% rispetto al numero complessivo derivante dalla citata indagine parallela). Quanto all’identikit del prestanome, dall’analisi dei risultati conseguiti è emerso che gli intestatari fittizi individuati sono dei semplici "prestanome", non apparendo soggetti dotati di strutture e disponibilità economiche e logistiche in grado di gestire un ampio parco veicoli. Disoccupati che, in cambio di pochi euro, si intestano automobili e moto, di fatto utilizzate da soggetti di etnia dell’Est Europa, Rom, Albanesi e Nord Africani.

Dietro di loro ci sono organizzazioni criminali che usano i veicoli per i più diversi motivi illeciti, come rapine e furti, spaccio di sostanze stupefacenti, incidenti stradali con fuga e omissione di soccorso, violazione della legge sull’immigrazione. A costo di passare per demagoghi e qualunquisti, il nostro auspicio è che questo super lavoro della Polizia non venga vanificato, neppure parzialmente, da strane trovate in sede di giudizio: sarebbe il colmo. E’ un danno enorme per la sicurezza stradale e dei cittadini in generale, non solo a livello economico.

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