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Rc: aumentano i compratori online, +14%

L'abolizione del tacito rinnovo vede un aumento delle polizze sul web

Moto - News: Rc: aumentano i compratori online, +14%

L’abolizione del tacito rinnovo inerente alle polizze assicurative di auto e moto ha dato una spinta al web. Come già detto in precedenza, al momento, per prolungare una polizza Rc è necessario il consenso del cliente. Questa azione decisa dal Governo, ha fatto sì che sempre più italiani scelgano i comparatori online per trovare una nuova polizza.

Coloro che hanno scelto polizze sul web, vedono un aumento in un solo mese del 14%. Questo è quanto sostiene un'indagine di Facile.it, ma il particolare che risulta maggiormente interessante è che l'incremento del ricorso ai comparatori è stato più sostenuto nel Nord Italia e in quelle regioni in cui era maggiormente radicata l’abitudine a rinnovare per anni la polizza con la stessa società, senza verificare realmente la possibilità di ottenere condizioni migliori da un'altra compagnia.

Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana e Lombardia sono le regioni in cui più è cresciuto l’uso dei comparatori online (rispettivamente +31%, +27,9%, +26% e +24,5% rispetto allo stesso periodo del 2012) e questo perché al Sud gli alti costi delle polizze hanno spinto fin da subito gli automobilisti a cercare nuove offerte e oggi questa è un’abitudine ormai consolidata.

Le categorie professionali che maggiormente ricorse alla comparazione delle tariffe sono le seguenti: imprenditori, artigiani ed impiegati. Per quanto riguarda i due sessi, sono state le donne a guidare la spinta al confronto (+18% vs +12% degli uomini). Ecco di seguito le variazioni registrate in ciascuna delle venti regioni italiane nell'uso dei comparatori online a gennaio 2013:

Regione - Variazioni nell’uso dei comparatori (2013 VS 2012)
Veneto 31,0%
Trentino-Alto Adige 27,9%
Toscana 26,0%
Lombardia 24,6%
Umbria 23,9%
Friuli-Venezia Giulia 23,8%
Abruzzo 23,6%
Sardegna 23,4%
Marche 20,9%
Emilia-Romagna 20,1%
Piemonte 15,6%
Lazio 10,6%
Liguria 7,1%
Puglia 5,9%
Sicilia 3,1%
Basilicata 1,3%
Campania -0,1%
Valle d'Aosta -0,8%
Calabria -2,0%
Molise -6,2%

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