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Gilera Runner: una sentenza impone il ritiro fino alla produzione 2005

Altroconsumo "attacca" il Gruppo Piaggio, che si difende così...

Moto - News: Gilera Runner: una sentenza impone il ritiro fino alla produzione 2005

Altroconsumo "contro" Gruppo Piaggio, in mezzo, il Gilera Runner, scooter prodotto nelle cilindrate di 50, 125 e 200 cc (modelli FX, FXR, SP, DD, VX) ed oggi in vendita con due propulsori a 4T, da 125 o 200 nelle versioni ST o Black Soul.

Il primo, associazione per la tutela e difesa dei consumatori più importante in Italia, ha diffuso un comunicato stampa in cui cita: "Il Tribunale di Pisa dichiara prodotto pericoloso il motociclo della Piaggio Gilera Runner prima serie, accogliendo il ricorso di Altroconsumo; il giudice ordina alla casa produttrice di informare i consumatori e di provvedere al ritiro immediato dei modelli in circolazione. Lo scooter presenta, rispetto ai motocicli simili, un maggior rischio per il conducente di ustioni per incendio dovuto a fuoriuscite di benzina dal serbatoio in caso di urto frontale e ciò a causa delle scelte progettuali adottate dalla Piaggio nel disegnare il sistema telaio serbatoio (serbatoio in posizione frontale, soggetto a compressione e a cedimento a seguito di deformazione del telaio in caso di urto frontale)".

Abbiamo interpellato un meccanico, ed effettivamente ci ha confermato della posizione del serbatoio, che però, è sito dietro a due travi dallo spessore importante. Non si è però pronunciato nel caso dell’impatto, visto che non è mai capitato a nessuno dei suoi clienti una cosa simile.

Certo, per Altroconsumo si tratta di una accusa importante. L’associazione ha difeso e sostenuto dal 2010 diffidando l’azienda e portandola in tribunale, a fianco e per conto delle decine di migliaia di utenti, motociclisti e pedoni. Ma andiamo avanti e riportiamo le dichiarazioni di Paolo Martinello, Presidente di Altroconsumo: "Piaggio sarebbe dovuta intervenire subito, informando i consumatori e ritirando il motociclo dal mercato appena la sua pericolosità era emersa a seguito degli incidenti gravi segnalati dai consumatori e dai crash test di Altroconsumo. E’ grave che per anni decine di migliaia di consumatori abbiano inconsapevolmente utilizzato un prodotto pericoloso, che li esponeva al rischio di incidenti con conseguenze molto gravi per la loro sicurezza. Ora Piaggio rispetti la decisione del Tribunale" – ha sentenziato Martinello.

Altroconsumo, nel suo comunicato cita: "I Gilera Runner prodotti sono oltre 300 mila, il modello è uscito di produzione da circa sette anni ma almeno 40-60mila sono ancora in circolazione. A seguito del richiamo dal mercato del Gilera Runner, i consumatori interessati hanno diritto ad essere risarciti da Piaggio del valore commerciale del motociclo". Sul sito potete trovare le informazioni in merito alla cosa ed il filmato del crash test (che trovate a piè di pagina).

Abbiamo subito interpellato il Gruppo Piaggio, che puntialissimo, a solo due ore dall’uscita del comunicato di Altroconsumo ha pubblicato il seguente comunicato che riportiamo integralmente: "Il Tribunale di Pisa si è pronunciato in merito alla domanda cautelare promossa dalla associazione Altroconsumo relativamente alla asserita pericolosità dei veicoli Gilera Runner Prima Serie, ribaltando, del tutto inaspettatamente, il provvedimento di primo grado, che nel settembre 2011 aveva escluso ogni pericolosità del prodotto in questione. L'ordinanza del Tribunale si basa su due casi giudiziali originati da due specifici incidenti stradali, avvenuti a 10 anni di distanza l'uno dall'altro e le cui dinamiche sono ancora oggetto di accertamento giudiziale. In primo luogo, Piaggio tiene a precisare che il Gilera Runner oggetto dell'ordinanza appartiene a una serie prodotta a partire al 1998 e uscita di produzione nel 2005. Piaggio intende altresì ribadire che tutti i prodotti della Società, e quindi anche il Gilera Runner, prima di essere immessi sul mercato, vengono sottoposti a severi test e verifiche secondo i migliori standard professionali coinvolgendo enti di certificazione internazionali e che, in aggiunta alle verifiche standard, il prodotto in questione è stato sottoposto nel 2010 ad un rigoroso crash test ordinato dal Ministero dei Trasporti istituzionalmente competente che ha espressamente escluso la necessità di procedere ad una campagna di richiamo. Piaggio, preso atto del provvedimento, sta valutando le azioni da intraprendere. La Società rimane comunque a completa disposizione dei suoi Clienti per fornire ogni chiarimento si rendesse necessario".

In ogni caso, resta valido il provvedimento del Giudice. Quest’ulitmo ha ordinato alla Casa di Pontedera di informare i proprietari del mezzo e di provvedere al ritiro immediato di tutti gli esemplari ancora in circolazione. Naturalmente ora, si aprirà una battaglia legale e da Piaggio ci comunicano che il loro mezzo è sicuro al 100%. All'epoca fu omologato secondo gli standard tedeschi, i più aggiornati dell'Europa. In seguito, furono fatti ulteriori ispezioni in seguito alla "accusa" da parte di Altroconsumo, ed il Ministero dei Trasporti diede la "fiducia" alla Casa toscana. Come detto però, Altroconsumo ha poi ricevuto la sentenza del Tribunale di Pisa per il ritiro del mezzo. Stiamo parlando poi di uno scooter venduto in circa 300.00 pezzi dal lontano 1998 al 2012 (ricordiamo che i modelli interessati vanno dal '98 al 2005). Dopo 15 anni sarà difficile rintracciare tutti i proprietari. Vi terremo comunque informati.

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