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Decreto Sviluppo: l'ok del Senato e della Camera

Ora è stato convertito in legge

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È fatta: il "Decreto Sviluppo" ha ricevuto l’ok del Senato e della Camera. Tra le misure più importanti, rimane a 500 milioni la soglia per accedere al credito d'imposta a valere sull'Irap e l'Ires generate dalla costruzione e gestione di opere infrastrutturali. C’è l'esenzione dal pagamento del canone di concessione "nella misura necessaria al raggiungimento dell'equilibrio economico e finanziario", nel caso di nuove opere infrastrutturali pubbliche (progetti superiori a 500 milioni di euro) realizzate con contratti di partenariato "per i quali è accertata la non sostenibilità del piano economico e finanziario".

Arriva l'Autorità Nazionale Anticorruzione, che avrà il compito di "rafforzare la trasparenza e la correttezza del complessivo sistema di rapporti tra cittadini , mondo delle imprese e pubblica amministrazione". Le funzioni dell'autorità saranno svolte dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, nata nel 2009.

Per le moto, nello specifico, le Case produttrici dovranno garantire l'offerta su tutti i veicoli di nuova immatricolazione, a due o tre ruote e di cilindrata pari o superiore a 125 centimetri cubi, i sistemi di sicurezza e di frenata avanzati (Abs). Stop inoltre a qualsiasi tipo di comunicazione per la disdetta dell'rc auto, con la copertura assicurativa che non scatterà più in automatico per il prolungamento della polizza alla scadenza annuale. Comunque, grazie ad un emendamento del Senato, gli assicurati avranno un periodo di 15 giorni di tolleranza.

Il personale dei concessionari autostradali potrà svolgere servizi di Polizia Stradale. In particolare potranno essere svolti servizi di Polizia Stradale "relativi alla prevenzione e accertamento delle violazioni dell'obbligo di pagamento del pedaggio".

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