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MotoGP: Ducati ci riprova!

Gobmeier e Ciabatti al comando. Arriveranno tante novità...

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Ducati anno zero. La svolta dopo Valentino Rossi. Dopo due anni vissuti in ostaggio del personaggio più carismatico del Motomondiale, la squadra di Borgo Panigale cerca una rotta, dopo aver navigato troppo a lungo fra i flutti delle polemiche.

IL TIMONIERE GOBMEIER

Bernhard Gobmeier è l’uomo a cui l’Audi affida la nave. Non è un Francesco Schettino, lo sciagurato comandante della Costa Concordia: il tedesco ha il compito di riportare la Rossa lontano dagli scogli, in mare aperto. I vertici dei quattro anelli lo hanno voluto per la sua competenza tecnica e le qualità organizzative. È stato scelto e portato via alla BMW. Ha due anni di tempo per tornare a vincere. Per riportare la Desmosedici dove era. Al vertice della MotoGP.

DUE PILASTRI

Bernhard Gobmeier deve ristrutturare il Reparto Corse, mentre l’italianissimo Paolo Ciabatti avrà il compito di ridare autorevolezza alla gestione della squadra, succube per due stagioni dei voleri di Valentino Rossi e del suo staff. Insomma a Borgo Panigale si comincia a mettere ordine fra gli uomini. Non c’è dubbio che la personalità travolgente del Dottore avesse fagocitato la credibilità di Vittoriano Guareschi, ex collaudatore promosso team manager, che si è trovato nell’ingrato ruolo di gestire un "peperino" come Valentino.

SUCCUBI DI VALENTINO

La Ducati è stata succube di Rossi: ha seguito i suoi desiderata senza ricevere molto in cambio. E la colpa di Guareschi, ma anche di Filippo Preziosi, è stata quella di sottostare ai diktat dell’abile comunicatore, per cui era sempre la squadra o la moto inadeguata al nove volte campione del mondo e mai viceversa. Vittoriano non ha mai saputo pungolare Valentino, pretendendo che si vedessero sul cronometro quei decimi di secondo di differenza che il marchigiano dice di avere ancora nel taschino (e che probabilmente ancora ha).

OLTRE IL DOTTORE

Rossi ha avuto il carattere e la voglia di rimettersi in discussione accettando il faccia a faccia con Jorge Lorenzo alla Yamaha: affronterà una stagione 2013 senza più alibi, dopo due anni di delusioni. Ha scelto la via più difficile perché dovrà sfidare il campione del mondo sul suo terreno e per questo merita il massimo rispetto.

CIABATTI DA’ AUTOREVOLEZZA
La Ducati, per contro, dovrà dimostrare di non essere sprofondata in basso, sapendo risalire la china: Bernhard Gobmeier e Paolo Ciabatti sono i pilastri su cui deve iniziare la rifondazione, ridando voglia di lottare ed entusiasmo ad una squadra che ha bisogno anche di motivazioni. I due manager saranno attivi dal 1° gennaio, ma in particolare Ciabatti cercherà di entrare gradualmente, ma subito nello scacchiere del Reparto Corse, perché il tempo è l’elemento che più manca. Le chiacchiere, infatti, non bastano. Servono dei fatti. Il primo segno di discontinuità è dato dall’uscita di Filippo Preziosi dal Reparto Corse.

BOCCIATO PREZIOSI

Audi non vuole privarsi di un tecnico capace e preparato che, però, paga il fallimento dell’avventura con Rossi: gli affida la delicata carica di direttore Ricerca & Sviluppo Ducati Motor Holding e non avrà più voce in capitolo sulle corse. Tocca a Bernhard Gobmeier, che è ingegnere qualificato, individuare chi sarà il responsabile tecnico della MotoGP. Non è escluso l’arrivo di un volto nuovo dall’esterno, ma sta valutando anche la promozione dei giovani di valore che ci sono a Borgo Panigale.

IL MOTORE NON SI DISCUTE

C’è un punto fermo: il motore. Non sarebbe il quattro cilindri o la sua architettura a mettere in crisi la Desmosedici. Almeno così trapela dai bene informati. L’impegno, quindi, sarà sulla ciclistica e sull’elettronica. In questo ambito la scelta di Andrea Dovizioso come pilota di punta sembra una scelta sensata: il romagnolo è indiscutibilmente il miglior collaudatore che c’è in circolazione, soprattutto in materia di elettronica.

DOVI SUPER COLLAUDATORE

Dovi è un… computer vivente che sa analizzare dopo ogni GP, curva dopo curva, il comportamento di telaio, motore ed ausilii elettronici, scindendo l’impatto di ciascuno elemento nella prestazione. Ha contribuito a mettere a punto la Honda di Casey Stoner con cui l’australiano ha vinto l’ultimo mondiale 800 e ha potuto valutare quest’anno il potenziale della Yamaha M1. Insomma dovrebbe avere le idee chiare per contribuire alla crescita della Ducati.

ASPETTIAMO IL CAMBIO SEAMLESS

Aspettiamoci, quindi, novità in successione per quanto riguarda telaio ed elettronica. L’Audi è disposta ad investire sul Reparto Corse e ci aspettiamo dei cambiamenti anche in altre aree della moto. La Honda dispone di una trasmissione seamless che ha quasi azzerato i tempi di cambiata e nel gruppo tedesco non sono certo a digiuno di questa tecnologia…

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