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Le buche le vedremo ancora

Per fortuna, l'operazione Cieli bui non passa

Moto - News: Le buche le vedremo ancora

Ecco una decisione presa all’unanimità dalla commissione Bilancio della Camera: cancellare il provvedimento - contenuto nella Legge di stabilità - di diminuire l’illuminazione sulle strade. La cosiddetta operazione "Cieli bui", quindi, non va a segno. Per fortuna di chi va in moto, il Parlamento ha bocciato la regola, che mirava a far risparmiare i Comuni: sarebbe stato un guaio serissimo per i centauri, già alle prese con mille insidie e trabocchetti, buche, voragini, asfalto rovinato; se a questo si fosse aggiunta la scarsa illuminazione, gli incidenti sarebbero cresciuti. E a rischio sarebbero stati anche i ciclisti e i pedoni, gli altri utenti deboli della strada, assieme ai motociclisti.

Basti immaginare una moto che, rispettando il limite di velocità, su una strada buia, non avesse visto una voragine (difficile da distinguere, nero su nero): il sinistro conseguente avrebbe potuto essere pericolosissimo per il guidatore. Senza contare i costi sociali dell’incidente, e le tariffe Rca che sarebbero salite ulteriormente per l’incremento dei rimborsi.

Comunque, per dare spazio a tutte le voci, va registrato anche il commento del presidente dei Verdi Angelo Bonelli, che era favorevole all’operazione Cieli bui: "Con lo stop alla norma per eliminare gli sprechi e favorire l’efficienza e il risparmio energetico nell’illuminazione pubblica è stata cancellata una delle poche norme di buon senso della Legge di stabilità". E ancora: "Invece di seguire le indicazioni europee che puntano con forza su risparmio e efficienza energetica e sulle rinnovabili, l’Italia continua ad andare nella direzione opposta. L’innovazione tecnologica nel campo dell’illuminazione pubblica è un elemento fondamentale per ridurre da un lato le emissioni clima alteranti e dall’altro per tagliare i consumi energetici che spesso si trasformano in sprechi".

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