All’interno del discusso Decreto Crescita del Governo Monti, contenente "ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese", approvato il 4 ottobre dal Consiglio dei ministri, molte voci interessano le infrastrutture stradali e non. Tra le principali novità spiccano il credito d'imposta per le opere in project financing, e l'archivio nazionale delle strade a cura dell'Istat. In particolare, "col credito d'imposta alle infrastrutture - ha spiegato ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera - si possono mettere in moto opere che altrimenti non partirebbero: potrebbero essere per 15 miliardi i lavori che questo meccanismo faciliterà". E Palazzo Chigi ha confermato che "le norme del secondo Decreto Crescita puntano, in modo ambizioso, a fare del nostro Paese un luogo nel quale l'innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese".
CREDITO D’IMPOSTA
Per favorire la realizzazione di nuove opere infrastrutturali (di importo superiore a 500 milioni di euro) mediante l'utilizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato per le quali non sono previsti contributi pubblici a fondo perduto (ed è accertata la non sostenibilità del piano economico finanziario), è riconosciuto un credito di imposta su Ires e Irap fino al 50% del costo dell'investimento. I requisiti sono verificati dal Cipe con propria delibera, adottata su proposta del ministro delle Infrastrutture, di concerto con il ministro dell'Economia. Si tenga presente che queste misure potrebbero essere utilizzate anche per le infrastrutture di interesse strategico già affidate nel caso in cui risulti necessario ripristinare l'equilibrio del piano economico finanziario (come Brebemi, Pedemontana lombarda e Tangenziali esterne milanesi). La disposizione è valida fino al 31 dicembre 2015. In questo modo, spiega il Governo, "sarà possibile favorire la realizzazione di un considerevole numero di grandi infrastrutture, senza incidere sulle entrate erariali e per di più stimolando un indotto positivo anche per le entrate pubbliche".