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MotoGP 2012: test Brno, il punto

Lorenzo: "Abbiamo lavorato sulla frenata". Rea: "Non capisco le gomme"

Moto - News: MotoGP 2012: test Brno, il punto

Nella giornata di ieri si sono tenuti i test collettivi della MotoGP presso Brno. I piloti hanno potuto provare diverse soluzioni nuove, mentre altri sono montati in sella per la prima volta sulle cavalcature del 2013. Naturalmente gli occhi erano tutti puntati su Jorge Lorenzo e la sua M1 2013 e sul debutto di Jonathan Rea sulla RC213V di Casey Stoner.

Nei test mattutini il migliore è risultato Andrea Dovizioso che ha fermato il crono a 1'56"578, seguito da Dani Pedrosa e dal maiorchino. Nel pomeriggio è stato invece Cal Cruthlow il migliore, con un tempo di 1'56"461, seguito poi dal Dovi e da Lorenzo. Proprio Jorge Lorenzo avrebbe sicuramente potuto fare di più a livello di tempi, ma si è concentrato sul "sentire" le nuove modifiche alla sua M1.

La Yamaha ha infatti portato a Brno un nuovo telaio. Il maiorchino non si è però sbilanciato per nulla: "Oggi abbiamo provato la moto 2013, anche se al momento si tratta solo di un prototipo e non di quella definitiva. Gli ingegneri però hanno potuto raccogliere molti dati per preparare al meglio il prossimo test. Inoltre abbiamo lavorato molto sulla frenata, che ieri ci ha dato qualche problema nel duello con Dani, e forse abbiamo trovato una soluzione interessante, che ci potrebbe permettere di migliorare".

Valentino Rossi si troverà dunque con una moto molto più evoluta rispetto a quella con la quale vinse il Mondiale nel 2009. Si troverà a suo agio? Chi può dirlo? Di sicuro si sentirà molto più "a casa", rispetto a una moto che proprio non gli piace. Intanto oggi e domani, la Ducati con il "Dottore" e le altre "Duc", sarà presente a Misano per effettuare dei test (ricordiamo che l'accesso al pubblico sarà aperto e le tribune costeranno 5 euro). Situazione inversa per Andrea Dovizioso, che ha fatto benissimo nei test di ieri, ma che l'anno prossimo sarà su quella Desmosedici, tanto italiana ma che pare proprio, purtroppo, non piacere ai piloti... italiani di ultima generazione. Scopriremo oggi e domani su cosa lavorerà Ducati.

Tornando ai test, l'altra protagonista è stata la Honda, che con Dani Pedrosa ha cercato di risolvere le problematiche legate al chattering, oltre a provare un nuovo ammortizzatore posteriore. "Oggi abbiamo svolto una giornata di test per migliorare il feeling che avevo ieri in gara. - ha detto Pedrosa - Abbiamo provato alcune soluzioni per cercare di ridurre il chattering, che rimane un problema complicato da risolvere. Abbiamo lavorato principalmente sull’elettronica e le sospensioni per avere più grip nel punto di massima inclinazione e in uscita di curva. Ho provato un nuovo ammortizzatore Öhlins che mi ha dato sensazioni positive ed adesso abbiamo alcune idee per i prossimi test ad Aragon la prossima settimana. La pista era un po’ più lenta rispetto a ieri e nel pomeriggio c’era molto vento, ma è stato un test importante, Brno è un buon circuito per provare ed inoltre avevamo tutti i riferimenti ancora freschi della gara di ieri".

Con lo spagnolo, c'era anche Jonathan Rea, sostituto di Casey Stoner, infortunato, che ha dedicato questa prima giornata di prove a familiarizzare con la RC213V e le gomme Bridgestone. "Per me questa è un’occasione unica e ringrazio Honda per avermi chiesto di venire qui, anche se mi dispiace per i ragazzi del team e per Casey, perché oggi doveva esserci lui. - ha dichiarato Jonathan Rea - Desidero augurargli una pronta guarigione. La mia prima impressione è stata che la moto non è così difficile da guidare, mentre trovo difficoltà nel capire il comportamento delle gomme. Fatico in uscita di curva e questo sicuramente è un aspetto legato alla confidenza con la moto perché devo solo caricare il davanti e ad avere fiducia, ma questo è solo il mio primo giorno e non voglio ancora trovare il limite o rischiare di oltrepassarlo. È stato utilissimo poter vedere i dati di Dani e imparare dove spingere. Non sottovaluto la mole di lavoro che mi aspetta, ho solo bisogno di tempo, senza sentire la pressione di dover subito dimostrare. È un processo di apprendimento con il team e le persone che mi circondano. Sono stato un pilota Honda per tutta la mia carriera ed avere la possibilità di guidare la miglior Honda al mondo è un sogno che diventa realtà".

Non sono poi mancate le altre moto, come le due Honda satellite, quella di Stefan Bradl, che ha provato novità a livello di sospensioni, e quella di Alvaro Bautista, che ha lavorato a stretto contatto con i tecnici della Showa. Presente anche la Yamaha di un Ben Spies che però non ha ottenuto risultati di rilievo. Tempo quasi sprecato per Ben... Interessante invece, il ritorno di Loris Capirossi su una MotoGP, la RC213V di Bautista, per raccogliere informazioni per quanto concerne la sicurezza in circuito. Capirex è poi salito anche su tutte le CRT presenti.

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