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MotoGp 2012, Mugello, Libere 3: Lorenzo ha un gran passo

Le Honda lo tallonano, ma lo spagnolo gira costantemente sotto all'1'48"

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Jorge Lorenzo continua a confermare di essere arrivato al Mugello in grande forma anche nell'ultimo turno di prove libere. Lo spagnolo della Yamaha è stato ancora una volta il più rapido, piazzando dopo appena pochi giri il suo 1'47"584 con cui ha migliorato le performance di ieri ed abbassato la pole dello scorso anno di circa mezzo secondo.

Ieri il maiorchino aveva detto di aver trovato un grande feeling con la sua M1 e lo ha ribadito questa mattina, anche se Dani Pedrosa non sembra disposto a lasciargli vita facile almeno per la caccia alla pole, come certifica il suo secondo tempo a 95 millesimi. La differenza però è più marcata a livello di passo, con Jorge che è riuscito ad avvicinarsi più volte al suo miglior crono (ha fatto 12 giri sotto all'1'48") a differenza del rivale.

Arriva qualche segnale di crescita anche da Casey Stoner, che si è portato in terza posizione, riducendo ad un paio di decimi il ritardo da Lorenzo. L'australiano sembra avere un passo più simile a quello di Pedrosa, ma va detto che il due volte iridato come sempre ha girato poco, effettuando dei run piuttosto brevi.

Quarto tempo per Ben Spies, che però ha scalato la classifica montando la gomma morbida. Non a caso, il texano è sceso sotto all'1'48" in una sola occasione, quindi non sembra in grado di stare a contatto con i primi tre in ottica gara.

In quinta e sesta posizione troviamo poi le due Yamaha del team Tech 3, con Andrea Dovizioso che ancora una volta si è infilato davanti al compagno di squadra Cal Crutchlow. Per trovare la prima delle Ducati bisogna quindi scalare la classifica fino alla settima posizione, occupata da Nicky Hayden a circa sei decimi.

Alla Desmosedici di Hector Barbera, ottavo, resta lo scettro della moto più veloce in fondo al rettilineo, pur senza toccare le punte clamorose di ieri. Rimane in decima posizione Valentino Rossi, che è il primo dei piloti staccati di oltre 1". La sensazione, dunque, è che purtroppo i problemi accusati ieri dalla sua Desmosedici non siano stati risolti.

Si merita un elogio invece Aleix Espargaro, che montando la gomma morbida ha ridotto ad appena 1"6 il ritardo della sua ART-Aprilia CRT dalla vetta. Questo vuol dire che è arrivato a mezzo secondo dalla Ducati, mettendosi dietro anche la Honda di Alvaro Bautista, protagonista della terza caduta del suo weekend al Correntaio.

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