È Luca Squeri, Presidente Nazionale di Figisc Confcommercio (gestori di benzina) a lanciare l’allarme: "Per i prossimi giorni, si prevede un deciso aumento dei prezzi, perché la quotazione del greggio è cresciuta notevolmente, portandosi da 74 a 80 euro/barile. I rialzi del greggio hanno trainato anche i prodotti raffinati: le chiusure del mercato internazionale dei prodotti finiti Platt’s hanno appena fatto registrare un’impennata di circa 8,0 eurocent/litro per la benzina e di circa 4,8 per il gasolio". I prezzi interni sono da poco aumentati di 0,013 euro/litro per la benzina e di 0,014 euro/litro per il gasolio. Il risultato pare inevitabile: tralasciando le campagne di sconti per il quarto weekend (7 e 8 luglio), ci sono le condizioni per un aumento dei prezzi nei prossimi giorni, stimabile in una media tra i prodotti di almeno 2,0 eurocent/litro.
SFORTUNA...
Certo che un rincaro proprio mentre ci si prepara all’esodo estivo non ci voleva. I prezzi medi nazionali serviti erano lunedì 9 a 1,815 euro/l per la benzina, 1,703 per il diesel e 0,764 per il GPL. Picchi per la verde a 1,889 euro/litro, a 1,746 per il diesel e 0,800 per il GPL. Comunque, "le dinamiche di aumento dei prezzi in autostrada sono un po’ più contenute di quelle della rete ordinaria - dichiara Stefano Cantarelli, Presidente Nazionale Anisa Confcommercio (gestori autostradali) - con una crescita di circa 0,003 euro litro mediamente tra i prodotti sul self service".