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MotoGP 2013: abolita la regola dei Rookie

La Honda l'ha spuntata, via libera per Marc Marquez

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Chi ha visto la gara della MotoGP della scorsa domenica, quella vinta con forza da Jorge Lorenzo ha sicuramente sentito più volte i commentatori parlare della possibile abolizione della regola dei Rookie.
Per chi non lo sapesse, fino ad oggi a nessun pilota debuttante in MotoGP era permesso salire su una moto ufficiale, ma doveva seguire un percorso di apprendistato facendo almeno una stagione su una moto "privata".

Sappiamo bene che questa regola non andava giù alla Honda che ha più volte dichiarato che nei propri piani per il 2013 c'è la promozione di Marc Marquez direttamente in sella ad una RC213V ufficiale.
I motivi dietro questa difficoltà sono noti a tutti, portando il giovane spagnolo già candidato al titolo in Moto2, sulla mille, la Honda si garantirebbe una via preferenziale per tenersi stretto lo sponsor Repsol che da molti anni campeggia sulle sue carenature.

A quanto pare alla fine ha vinto la Honda, che potrà spalancare le porte della sua squadra ufficiale a Marc Marquez già dalla prossima stagione, facendogli andare a prendere il posto di Casey Stoner. L'abolizione della regola che fino a quest'anno impediva ai rookie di esordire in MotoGp su una moto factory ormai è cosa fatta, anche se manca ancora il pro forma della ratifica ufficiale da parte della Grand Prix Commission, che dovrebbe arrivare ad Assen.

Sulla griglia di partenza del Gp di Gran Bretagna, Carmelo Ezpeleta ha infatti spiegato ai microfoni di MotoGp.com che questa regola ormai non ha più nessuna ragione di esistere e che per la sua abolizione era stata fatta già a Jerez de la Frontera una richiesta ufficiale da parte della MSMA, ovvero l'associazione dei costruttori.

L'unico dubbio che avevano la IRTA e la Dorna era legato alla reazione dei team satellite, visto che nel 2008 questa regola era stata pensata anche per favorire queste strutture. Il feedback però è stato positivo anche da parte loro, in quanto i team principal chiamati a dare un parere hanno spiegato che aumentare l'offerta di piloti per le squadre ufficiali consentirà anche a loro di provare a fare una maggiore programmazione, magari portando avanti dei programmi pluriennali.
Con queste basi, ma soprattutto vedendo la decisione con cui ha trattato l'argomento Ezpeleta, è facile ipotizzare che la discussione si possa chiudere favorevolmente nell'incontro di Assen della Grand Prix Commission.

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