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MotoGp 2012, Le Mans: vince Lorenzo, ma che Rossi!

Sul bagnato Valentino si piazza secondo bruciando Stoner nel finale

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In un certo senso si potrebbe dire che la gara di Le Mans ha due vincitori: a tagliare il traguardo per primo è stato Jorge Lorenzo, ma c'è chi ha dato una risposta importante soprattutto a sé stesso. Stiamo ovviamente parlando di un Valentino Rossi tornato strepitoso sotto la pioggia, dimostrando che la sua classe cristallina è ancora tutta lì quando il potenziale della moto conta meno come oggi in Francia.

Sull'asciutto sarebbe stato impossibile pensare ad un'impresa di questo tempo, ma il secondo posto di oggi è il miglior risultato della sua era ducatista e arriva proprio sull'unica pista dove era riuscito a salire sul podio nel 2011. Ma da ricordare è il sorpasso perentorio ai danni di Casey Stoner sfoderato nel corso dell'ultimo giro.

A rovinare il sogno di Rossi di lottare per la vittoria ci ha pensato però uno stratosferico Jorge Lorenzo: si potrebbe quasi dire che oggi il "Martillo" ha fatto lo Stoner, portandosi al comando fin dalle primissime fasi ed imprimendo alla gara un passo insostenibile per il resto del gruppo.

Solo nella parte centrale della corsa l'australiano della Honda ha dato la sensazione di potersi rifare sotto al maiorchino, arrivando a poco più di 2" dalla sua M1, ma poi Jorge ha sfoderato nuovamente una serie di giri veloci clamorosi, iniziando nuovamente ad incrementare il suo margine fino ai quasi 10" su Valentino con cui ha tagliato il traguardo, andando anche a riprendersi la leadership in campionato.

E nel finale appunto Casey ha accusato un improvviso calo di ritmo, favorendo il rientro di Rossi, che nel frattempo si era liberato delle due Yamaha del Team Tech 3. Prima Cal Crutchlow e poi Andrea Dovizioso sono purtroppo finiti anche ruote all'aria, scivolando rispettivamente in settima ed ottava posizione al termine di una gara in cui avrebbero meritato decisamente qualcosa in più.

Una volta rimasto solo con Stoner, Valentino ha affilato i canini ed ha sfoderato la grinta di un tempo: dopo un tentativo andato a vuoto nel penultimo giro, il ducatista ci ha riprovato sotto il ponte Dunlop all'ultima tornata e questa volta il suo attacco è andato a buon fine. Poi a suon di intertempi record ha staccato la RC213V del rivale, arrivando ad impennare festante sotto il muretto della Ducati.

Alle spalle di Stoner si è piazzata l'altra Honda ufficiale di Dani Pedrosa, ma "Camomillo" è stato senza dubbio una delle delusioni della giornata di oggi, non riuscendo mai a reggere il passo dei primi. Chi invece merita un elogio è Stefan Bradl, quinto al traguardo e non troppo lontano proprio da Pedrosa: non male per un rookie alla sua quarta gara nella classe regina.

Nicky Hayden poi piazza la sua Ducati al sesto posto, davanti alle due M1 della Tech 3, che nonostante le scivolate concludono davanti agli spagnoli Hector Barbera ed Alvaro Bautista.

Peccato per i nostri Danilo Petrucci e Mattia Pasini, che si sono visti scippare la vittoria tra le CRT da James Ellison: il pilota inglese ha risposto alla grande alle voci di un suo potenziale appiedamento, ma spiace che sia riuscito a superare nel finale un acciaccato Pasini, approfittando anche della caduta di Petrucci, che aveva comandato le operazioni per quasi tutta la distanza con la sua Ioda.

Da segnalare il brivido vissuto al via, quando Randy De Puniet è scivolato a terra, venendo evitato davvero per un soffio dalla Suter-BMW di Chris Vermeulen che scattava dal fondo dello schieramento.

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