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Carburanti: ma davvero risparmieremo?

Ecco la Legge liberalizzazioni sulla distibuzione dei carburanti

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Di sicuro c’è solo che il Decreto liberalizzazioni sia legge; per il resto, almeno per quanto riguarda la riforma del settore carburanti, si brancola nel buio. In attesa che i prezzi alla pompa scendano con le nuove regole, eccone una sintesi. Ma tenete presente che, se due terzi del prezzo del carburante se ne va in accise e Iva, appare poco probabile che si riesca a rosicchiare qualcosa su altri margini di guadagno.

PIÙ LIBERTÀ

I gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti che siano anche titolari della relativa autorizzazione petrolifera possono liberamente rifornirsi da qualsiasi produttore o rivenditore. Inoltre, dal 30 giugno 2012, eventuali clausole contrattuali che prevedano per gli stessi gestori titolari forme di esclusiva nell'approvvigionamento cessano di avere effetto. Ma di quanto? Per la parte eccedente il 50% della fornitura pattuita, e comunque per la parte eccedente il 50% di quanto erogato nel precedente anno dal singolo punto vendita. Quindi, le parti possono rinegoziare le condizioni economiche e l'uso del marchio.

CONTRATTI

Oltre ai soliti contratti di comodato e fornitura o somministrazione, possono essere adottate, alla scadenza dei contratti esistenti, o in qualunque momento con assenso delle parti, differenti tipologie contrattuali per l'affidamento e l'approvvigionamento degli impianti di distribuzione carburanti. In ogni momento, i titolari degli impianti e i gestori degli stessi, da soli o in società o cooperative, possono accordarsi per l'effettuazione del riscatto degli impianti da parte del gestore: va fissato un indennizzo che tenga conto anche degli investimenti fatti.

CHI FA DA SÉ...
Presso gli impianti stradali di distribuzione carburanti posti al di fuori dei centri abitati, non possono essere posti vincoli o limitazioni all'utilizzo continuativo, anche senza assistenza, dei self service.

BANCOMAT

A essere sinceri, l’unica novella che davvero rallegra è questa: le commissioni Bancomat non ricadranno sui gestori, che altrimenti le avrebbero ricaricate su chi guida. Ma questo, forse, riguarda più chi va in auto: gli scooteristi e i motociclisti fanno il pieno pagando con le banconote. Almeno fino al giorno in cui il prezzo della benzina in Italia non dovesse spaccare ogni soglia immaginabile...

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