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La Haduc Cafè Racer: vintage cocktail

Un riuscito mix olandese: telaio Ducati, motore Harley e ruote Laverda

Moto - News: La Haduc Cafè Racer: vintage cocktail

Cosa possa spingere un appassionato a mescolare tra loro pezzi provenienti da moto distanti anni luce, non è del tutto chiaro, ma quando il risultato finale è apprezzabile come la moto che vi mostriamo oggi, beh, tanto di cappello all’ideatore.
L’artefice di questa bella special d’epoca è olandese e si chiama Pieter van den Breevaart ed è un appassionato di moto d’epoca, in particolare di Harley e vecchie BMW. La sua creatura, appena terminata ha un nome che è tutto un programma: La Haduc, e dietro a una sigla così balzana si celano ben tre marchi, donatori d’organi per la special di Pieter. La sta per Laverda, Ha per Harley e duc, ovviamente significa Ducati, a testimoniare che questi tre nomi hanno partecipato alla realizzazione di questa curata e insolita special.

ISPIRATRICE FU LA VINCATI

L’idea di approntare un ibrido come La Haduc venne a Pieter quando scoprì l’esistenza della Vincati, altrettanto affascinante special costruita da Big Sid Biberman in Australia: una Ducati 750 GT alla quale è stato trapiantato il motore con un bicilindrico Vincent.
E siccome l’idea di copiare qualcosa di già visto sicuramente non piaceva a Van den Breevaart, ha pensato di proporre la sua personale variazione sul tema. Aggiungiamo che cercare un motore Vincent in vendita vuol dire ipotizzare una spesa molto elevata, e ciò non era in linea con i budget di Pieter.

LA HADUC: LAVERDA, HARLEY E DUCATI
Ed è così che è nata La Haduc: partendo da una ciclistica completa di una Ducati 860 GT del 1976. Si tratta di una moto poco fortunata della storia di Borgo Panigale, sebbene fosse stata disegnata dalla famosa matita di Giorgetto Giugiaro. Proprio lo scarso interesse storico di questa moto ha fatto sì che l’esemplare in questione fosse stato cannibalizzato del motore per trapiantarlo su un sidecar da corsa d’epoca. Poco male, anzi, molto bene per Pieter che cercava una ciclistica sportiva dove inserire un motore Harley Davidson.
Quest’ultimo è comunque molto più moderno, perché arriva da una Harley-Davidson XL 1200 Sportster del 2004. Anche in questo caso Pieter ha avuto fortuna perché ha acquistato il motore da qualcuno che lo vendeva per installare sulla sua moto il più potente V2 della XR 1200.
Presi tutti i pezzi Pieter si è dedicato a far sì che "andassero d’accordo tra loro", tagliando e modificando la parte anteriore del telaio a doppia culla aperta della Ducati di partenza per creare due nuove bretelle per inserirci il voluminoso V-twin made in Milwaukee.

Fatto ciò, Pieter ha recuperato una coppia di ruote a raggi donate da una Laverda 750 SF e ha messo in piedi la motocicletta.
Eliminate le orrende sovrastrutture della 860 GT disegnate da Giugiaro (non ce ne voglia, però non tutte le ciambelle vengono come la Golf), Pieter ha installato il serbatoio di un’altra Ducati altrettanto sfigata, la Sport Desmo 500… Sì, proprio la più volte rinnegata bicilindrica parallela che Fabio Taglioni non vorrebbe aver mai progettato, ha offerto in dote il suo serbatoio che, a dispetto della pessima fama delle Ducati spinte dal motore progettato nientemeno che in collaborazione con la Ricardo, aveva un serbatoio in perfetto seventies style.

Per completare l’equipaggiamento, Pieter ha preso la sella di una Triumph e ha costruito tutto il resto per approntare la bella cafè racer che vediamo nelle foto. Il tutto con una spesa complessiva che Pieter dichiara in 4.650 euro. Niente male non trovate?

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