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Dakar 2012: tappa 8 - foto e video

Le immagini più belle dell'ottavo stage

Moto - News: Dakar 2012: tappa 8 - foto e video

Nel tardo pomeriggio di ieri vi abbiamo fornito la cronaca di gara dell’ottava tappa della Dakar 2012, ora vi proponiamo le fotografie più belle e le immagini della speciale. A vincere la tappa, Marc Coma, grazie anche al fatto che Cyril Despres si è infangato (vedesi immagini, sembra caduto in una piscina di fango!), e con un vantaggio di 1’26". L’organizzazione ha infatti deciso di "abbonargli" otto minuti circa (altrimenti la differenza sfiorava i 10 minuti), nell’intervista è spiegato il perché, e non solo a lui, visto che Barreda Bort ha "perso" la terza posizione.

Secondo ha chiuso Ruben Faria (che finalmente si è fatto vedere) con un ritardo di sette minuti, seguito da Hélder Rodrigues (anch’egli vittima del fango ma anche lui ha avuto il bonus dell‘organizzazione) e Juan Barreda Bort che pare veramente in forma. Nella generale è dunque Marc Coma il primo, seguito dal francese Cyril Despres ed in terza posizione troviamo il portoghese Hélder Rodrigues con un ritardo di 49’01". Quarto David Casteu, quinto Paulo Goncalves e sesto Jordi Viladoms.

GLI ITALIANI

In Sudamerica vi è solo un nome che identifica l’Italia: Alessandro Botturi! Ieri l’endurista di Lumezzane ha chiuso 13°, e dietro di lui il solito Paolo Ceci, 23°. Franco Picco ha terminato 56° e dietro di lui, Pederzoli, 61°. Ciotti e la sua Rieju hanno chiuso 68° e Manul Lucchese 73°. Tonetti, 82° ed Astori 108°. Nella generale ora Alessandro Botturi è 12° ad appena cinque secondi da Olivier Pain. E’ messo bene anche Paolo Ceci, 18° e a circa 15 minuti da Aubert. Franco Picco invece, è 60°.

LE INTERVISTE
Marc Coma:
"Una speciale molto lunga. Sono stato fortunato a non perdere troppo tempo nel fango e poi mi sono accorto che potevo distanziarmi e quindi ho attaccato. Verso la fine però ho notato che il motore dava qualche problema e quindi ho dovuto rallentare un po’ per essere sicuro di arrivare alla fine. Questa è la mia 20esima speciale vinta: una bella soddisfazione. Quello che conta ora non è vincere le speciali, ma la gara, e so che c’è ancora una lunga settimana di corsa".

Cyril Despres: "C’era un torrente nel fango creato dalle auto di ricognizione due giorni fa ed oggi. Oltre a questo, non c’era sulle note del road book ed io sono stato il primo a finire in trappola. Non c’era verso di evitarlo. Sto aspettando la decisione degli organizzatori (ieri infatti il suo ritardo su Coma era di 9’27" su Coma N.d.R.): dopo Ullevalseter, Goncalves ed altri che ci sono finiti dentro, hanno fatto prendere una deviazione, o altrimenti altri 200 veicoli sarebbero finiti nella trappola del fango".

Hélder Rodrigues: "Tutti pensavano che oggi sarebbe stata una giornata tranquilla, ma alla fine si è rivelata abbastanza difficile. C’era un sacco di lavoro da fare a livello di navigazione, specialmente nella zona del fiume, fangosa, vicino all’11° Km".

Joan Barreda Bort: "Mi sarebbe piaciuto fare un’altra volta terzo, ma poi con l’abbuono dei minuti Rodrigues mi è passato davanti. Però va bene lo stesso, fare tutti i giorni come oggi mi va bene. Avevo pensato di attaccare stamattina, poi mi sono reso conto che non era questa la speciale giusta, troppo pericolosa. C’era un sacco di polvere, quando arrivavi a 200 metri dal pilota che ti precedeva non si vedeva già più nulla. La navigazione non era difficile, ma bisognava comunque tenere gli occhi aperti".

Alessandro Botturi: "E’ stata una tappa velocissima e poco navigata. 477 km di speciale sono impegnativi, non sono ancora abituato a queste distanze. Per quanto riguarda l’attraversamento del fiume, non ho incontrato particolari problemi. Ho l’occhio dell’endurista, per cui non ci sono entrato dritto, mi sono portato sulla destra, ho girato la moto velocemente e ho attraversato il mare di fango di traverso. Anche Aubert ha fatto la stessa cosa!".

Paolo Ceci: "Finora non ci sono state tappe veramente navigate, questa è la cosa che mi piace meno di questa Dakar 2012, anche perché la navigazione è il mio punto forte. Anche oggi non c’era neanche una nota difficile. La speciale era molto veloce, per quasi metà della tappa sono andato a 140km/h, mentre la mia velocità di punta è stata di 165 km/h. L’attraversamento del fango non mi ha creato particolari problemi perché mi sono fermato, ho studiato la situazione e poi ho scelto il punto migliore per passare".

STAGE 9: ANTOFAGASTA – IQUIQUE
Quest’oggi i piloti continueranno a dirigersi in direzione Nord, per uno nono stage che partirà da Antofagasta, per arrivare a Iquique. Il percorso, tra l’Oceano e le Ande, sarà diviso in due. La prima parte fatta di canyon dove poter guidare puliti e nel… fesh fesh, mentre la seconda parte si caratterizzerà per la navigazione. 120 le moto che partiranno dal bivacco, per affrontare i 9 Km di link stage e i 556 chilometri di speciale.


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