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Suzuki Bandit 650SA 2012

La mitica nuda di Hamamatsu torna in listino con ABS di serie

Moto - News: Suzuki Bandit 650SA 2012

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In questi periodi difficili per il mercato, a volte è preferibile riproporre modelli che in passato hanno fatto la felicità delle Case motociclistiche, piuttosto che lanciarsi in strani voli pindarici e la Suzuki alla recente edizione di EICMA 2011 sembra averlo ben capito, visto che ha deciso di reimportare un classico della propria produzione: la Bandit.

I motociclisti di più lungo corso ricorderanno sicuramente che nell’ormai lontano 1989 la Suzuki lanciò la Bandit 400, che fece furore in Italia dove arritò nel ’90 grazie al suo design gradevolissimo e alle buone prestazioni di cui era depositaria. Nell’arco di oltre 20 anni, quindi, sono state vendute 431.000 Bandit, nelle sue varie versioni, di cui ben 385.000 in Europa.
Nel 1995, poi, la Bandit crebbe di cilindrata arrivando a 600 cc saliti poi a 650 cc nel 2005. Dalla versione 2007 la moto si è poi adeguata alle normative europee in tema di riduzione delle emissioni e nel 2009 è stato introdotto un nuovo modello oggetto di un face-lift che ne ha ammodernato le forme.
Suzuki Italia, visto il generale apprezzamento di questo modello sui nostri mercati, ha deciso di importarlo anche per il 2012 ma in una unica versione, la 650 SA dotata di semicarenatura e impianto ABS di serie. In buona sostanza la Suzuki ha preferito non importare la versione naked in modo da non rischiare di sovrapporla né alla Gladius, né alla GSR 750.

EQUILIBRIO E SICUREZZA

La Suzuki Bandit 650SA è una media cilindrata che si contraddistingue per caratteristiche di grande equilibrio. La moto ha ora il sistema frenante con ABS di serie per migliorare la sicurezza su strada. L’ergonomia della moto poi, lo ricordiamo, è studiata per potersi adattare a piloti di varie taglie sia regolando la posizione del manubrio, che cambiando l’altezza della sella da terra da 790 a 810 mm. L’equipaggiamento completo comprende anche leve della frizione e del freno regolabili su quattro posizioni.
La strumentazione è da moto granturismo ed è mista, analogico/digitale con tachimetro digitale con schermo LCD, indicatore del carburante, orologio, indicatore della marcia inserita e due contachilometri parziali.
Come detto, la Bandit 650 SA è una semicarenata e intelligentemente nei lati della carena prevede diversi vani che permettono di avere sempre a portata di mano i piccoli oggetti. La carrozzeria lascia ben in vista il motore, un quattro cilindri in linea da 656 cc che eroga 85 CV a 10.500 giri e 61.5 Nm. La distribuzione è bialbero a camme in testa, quattro valvole e ha sistema di iniezione SDTV (Suzuki Dual Throttle Valve), con circuito automatico di controllo del minimo (ISC) che monitorizza e regola il regime, garantendo così un minimo stabile ed un avviamento sempre pronto, riducendo le emissioni in condizioni di motore freddo.

La Suzuki Bandit 650SA sarà disponibile in un’unica colorazione bianco perlato con ABS di a serie, al prezzo di 6.990 euro f.c. a partire dal mese di gennaio 2012 e distribuita in base alle ordinazioni effettuate dagli appassionati in tutte le Concessionarie Suzuki.

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