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Nuovo danno biologico: battuta d'arresto

Ostacoli improvvisi sulla strada che porta al dimezzamento dei risarcimenti

Moto - News: Nuovo danno biologico: battuta d'arresto

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Battuta d’arresto in Parlamento per il nuovo danno biologico: e questa è una buona notizia per i motociclisti. Una telenovela che seguiamo dalla prima puntata: vedi qui.
Si tratta della lesione dell’interesse all’integrità fisica della persona, garantito per Costituzione. La questione dei risarcimenti riguarda molto da vicino i centauri e gli scooteristi, vittime sovente di sinistri paurosi. Il 3 agosto, il Consiglio dei Ministri ha dato il via a una nuova tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidità: rimborsi assicurativi inferiori del 40% rispetto alla tabella del Tribunale di Milano, quella che secondo la Cassazione andrebbe seguita. Così un 35enne che in un incidente avesse perso entrambi gli arti superiori, si vedrebbe risarcire con 445.000 euro al posto degli oltre 800.000 che riceverebbe ora se risarcito applicando le Tabelle di Milano: vedi qui.

Ecco la seconda puntata. Per fortuna, Stefano Saglia, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, ha lasciato libertà di voto per le mozioni di natura opposta e che chiedevano la rottamazione dello schema di Decreto governativo. Il Parlamento ha votato a larga maggioranza (426 favorevoli 6 astenuti) una mozione che ne chiede l’annullamento.

Interessante soprattutto quanto ha detto Carlo Monai (Italia dei Valori): "Le tabelle del Tribunale di Milano sono state individuate come le tabelle più eque dalla Cassazione e non si vede per quale motivo oggi ci si debba discostare da questo criterio, pacificamente acquisito, del diritto vivente…". Poi ci è andato giù pesante, continuando così: "… per indulgere a queste lobby assicurative che vanno a penalizzare i cittadini italiani e coloro che hanno, appunto, la sventura di trovarsi vittime della strada". Terza considerazione: "Vi è un profilo, che riguarda la stessa illegittimità, sia dello schema di decreto, ma anche dell’articolo 138 del codice delle assicurazioni private. Vi potrebbe essere un eccesso di delega in riferimento alla legge che ha consentito al Governo di regolare la materia delle assicurazioni che è la legge n. 229 del 29 luglio 2003, il paradigma di legittimità del decreto delegato".

Adesso non resta che attendere la terza puntata della telenovela danno biologico. Chiaro che la posta in gioco è altissima, e ogni schieramento muoverà l’artiglieria pesante.

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