Tu sei qui

IED Tricruiser: una sport tourer per MV Agusta

I bike designer dello IED di Torino interpretano sportività e comfort per MV

Moto - News: IED Tricruiser: una sport tourer per MV Agusta

La sede Torinese dell’Istituto Europeo di Design è molto attiva nel campo del design industriale al punto da avere un apposito corso triennale post-diploma in Transportation Design – BYT (Bike, Yacht and Train design).
Già lo scorso anno gli studenti della terza annualità avevano presentato alcuni progetti su base Ducati e Moto Guzzi e quest’anno si sono cimentati con un altro marchio storico dell’industria italiana: MV Agusta.

Partendo dalla storia del marchio gli studenti del terzo anno hanno sviluppato il progetto di tesi 2010/11 su meccanica MV Agusta partendo dalla piattaforma che la MV Agusta utilizzerà sulla F3, spinta da motore 3 cilindri 675cc.
Fondamentale è stato per i bike designer conoscere a fondo, prima di ogni altro meccanismo, il funzionamento e l’utilizzo della moto stessa: analizzare modelli esistenti come quelli della stessa MV F3 o della F4 è stato, di fatto, un efficace esercizio formativo.

Questa la sfida posta ai diplomandi: a partire da un telaio e motore fornito dall’azienda, mantenere l’identità del marchio disegnando una sportourer per un domani prossimo, da qui a 3 anni. La sportourer nell’idea di partenza del brief rappresenta un punto di incontro tra la sportività, tipica di MV, e il comfort di viaggio; una moto quindi in grado di affrontare lunghe distanze senza fatica.
L’intera classe, sotto la guida del coordinatore del corso Luigi Giampaolo, ha lavorato a due fasi progettuali: una prima fase ha interessato l’analisi del brand, la definizione del concept e del valore della sportività secondo l’interpretazione MV Agusta. Una seconda fase ha interessato invece uno sviluppo più concreto del lavoro, con una definizione dell’idea progettuale e delle relative realizzazioni in 2D e 3D.
Infine ogni diplomando ha consegnato il proprio progetto, ma soltanto uno è stato scelto per la realizzazione di un modello in scala reale.

TRICRUISER DI ANTONIO QUITADAMO

Il modello in scala reale si chiama Tricruiser ed è stato realizzato a partire da un’idea di Antonio Quitadamo.
Hanno lavorato al progetto altri cinque studenti, i progetti dei quali li potete vedere nella nostra fotogallery: Francesco Cangialosi; Jacopo Chiotti; Linas Degutis; Hyun-Seok Kim e Fausto Tuccio.

L’autore ha così definito il suo prototipo: "Il modello in scala reale multi-layer Tricruiser, a 3 cilindri e 3 scarichi tondi a forma conica, si caratterizza per una sella comoda che abbraccia il serbatoio, per la separazione dei fari ai lati del frontale e per l’utilizzo delle guide luce anteriori e posteriori. Seguendo le indicazioni date dal brief, che richiedevano una sportourer sportiva ma confortevole nel viaggio, la sella ha dimensioni generose per assecondare le esigenze sia del pilota sia del passeggero, mentre il serbatoio ha una capienza tale da permettere di coprire lunghe percorrenze limitando le soste carburante.
Ispirandosi alle auto sportive, la Tricruiser riporta una carenatura divisa a più strati, all’interno della quale sono nascoste uscite d’aria che attraverso diffusori convogliano il flusso all’esterno. Ripercorrendo la storia del brand, il modello in scala reale trova ispirazione nella F3, nella F4 e nella Discovolante"
.

REPTILE DI FRANCESCO CANGIALOSI

Reptile nasce dall’esigenza di motorizzare una fetta di clienti sempre più esigenti e che, appassionati dal marchio, desidererebbero una new entry più versatile delle "sorelle maggiori" della gamma. Da qui nasce la Reptile, disegnata per affrontare percorsi misti urbani ed extraurbani in totale sintonia con il mezzo, leggera, compatta ma anche potente e sportiva. Proiettata nel futuro delle sport-tourer stradali, la concept offre innovazione ed efficienza, grazie alle caratteristiche tecnologiche quali acceleratore elettronico, cupolino in tecnologia a.m.o.led (che proietta sul cristallo qualsiasi immagine o file) o al navigatore di bordo widescreen integrato nel serbatoio. Oltre alla tecnologia software, Reptile offre altre due soluzioni all’avanguardia: tasche laterali simil-portanumero, in materiale elastomero che permettono una capacità di carico sufficiente per il trasporto di oggetti quotidiani e un sistema di ventilazione che sfrutta l’aria del condotto air-in-take. Stilisticamente l’oggetto è caratterizzato da un linguaggio 4D, ovvero una stratificazione tridimensionale delle superfici, ispirate a loro volta da volumetrie aereonautiche.

SELLALUNGA DI FAUSTO TUCCIO

Questo progetto nasce dalla necessità di creare una tipologia di moto confortevole e adatta alle lunghe percorrenze. Il concept della Sellalunga si basa principalmente sull’intenzione di trovare una soluzione innovativa al problema dello scarso comfort in sella. A questo proposito è stata data al cliente la possibilità di scegliere se viaggiare da solo o in compagnia. La soluzione migliore è stata quella di conferire alla seduta posteriore la capacità di scorrere, tramite un sistema telescopico, all’interno della seduta anteriore: da qui il nome del modello. In questo modo la moto permette di salire su una monoposto e goderci il percorso in piena libertà, oppure di poter ospitare un passeggero. Un’altra particolarità, più estetica, è quella di presentare una semi-carena laterale completamente trasparente, in modo da mettere in risalto il telaio e i numerosi dettagli che impreziosiscono il marchio MV Agusta. Compatte dimensioni, ottima capacità di carico del serbatoio, nuovo motore tre cilindri MV e una linea tutta nuova: queste le caratteristiche principali della Sellalunga.

SPORTS TOURER DI LINAS DEGUTIS

MV Augusta Sports Tourer: la moto migliore per viaggiare fuori città. Il suo motore a 3 cilindri è veloce ed economico, mentre il design si ispira alle ali di un velivolo. I due rivestimenti principali sul serbatoio e quello della parte inferiore del motore sono connessi tra loro nella parte centrale. Sotto la sella, invece, il serbatoio e il rivestimento del motore si collegano agli elementi meccanici formando un solido pezzo unico. La sella è confortevole e adattabile alle esigenze del pilota, mentre le parti meccaniche, a vista del motore, danno alla moto un’aria più aggressiva. In definitiva, una sport-tourer adatta al mondo contemporaneo.

THUNDEBIRD DI HYUN-SEOK KIM
Questa multistrada disegnata per MV Agusta è concepita per tutti i pendolari e viaggiatori che desiderano spostarsi in sella ad una moto. La fonte maggiore di ispirazione è stata il desiderio di dare al pilota la sensazione di guidare un grande volatile, facendosi condurre da lui dovunque si voglia. A livello di design, ho cercato quindi di rendere il becco del volatile nel parafanghi, l’unghia delle zampe nella luce di posizione e le ali nel rivestimento esterno. Sul cruscotto sono invece montati due schermi per la visione posteriore, mentre nella parte centrale è possibile monitorare la navigazione.

STR3 DI JACOPO CHIOTTI

STR3 è l’acronimo di Sport Tourer Rail 3. Sport Tourer perché la linea, compatta ed aggressiva, rappresenta lo stile sportivo caratteristico della MV, ovvero una moto accattivante, modellata dal vento. Rail (binario) è il leit motiv della moto: sviluppato sul codino, dove si agganciano le nuove borse da viaggio, è inserito sul serbatoio e può essere utilizzato come supporto per un ulteriore contenitore. Il numero 3 indica, invece, i 3 cilindri del blasonato motore MV. La STR3 vuole essere una moto facile da usare, adatta alla città, allo sterrato e anche ai lunghi viaggi. Ergonomia e design si fondono insieme offrendo comfort e sicurezza.

In occasione di Apriti IED – Naturally Powerful 2011, la mostra dei progetti di tesi 2010/11 allestita negli spazi dell’Istituto normalmente adibiti ad aule e laboratori, sarà possibile visionare le sei proposte di stile, realizzate dai diplomandi del Corso in Transportation Design – BYT sul tema "Sportourer su meccanica MV Agusta".
La mostra sarà aperta al pubblico fino a fine settembre con ingresso libero dal lunedì al venerdì in
orario 9.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00. Chiuso dal 6 al 21 agosto.
Lo IED e la MV Agusta ci tengono a precisare che "questo progetto e' puramente un progetto di stile sviluppato dallo IED e non e' in alcun modo correlato ai progetti ufficiali dell'azienda MV Agusta Motor Spa o del suo centro di Design CRC".


Articoli che potrebbero interessarti