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Caro carburante: ci mancava l'errore a nostro svantaggio

Alzata la soglia d'errore delle pompe di benzina

Moto - News: Caro carburante: ci mancava l'errore a nostro svantaggio

Per chi fa il mestiere del giornalista specializzato in moto, bisogna ricordarsi di non cadere nella retorica: della serie, ci sono sempre aumenti, povero motociclista, vittima del "sistema".
Ma come si fa a restare freddi di fronte all’ennesima bastonata ai danni di chi ha un veicolo? Dopo il federalismo fiscale che fa salire del 3,5% la Rca, dopo l’accisa sul carburante che finanzia il cinema, ecco la terza legnata in pochi mesi: un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (il 32/2011) innalza la soglia di errore ammessa per i misuratori di erogazione delle pompe di benzina. Tradotto, si alza il limite entro cui i distributori possono erogare una quantità inferiore di carburante senza essere accusati di truffare il cittadino. L’asticella viene portata più su, a danno del motociclista e dell’automobilista.

Si alza del 50% il limite di errore, che passa dal 5 al 7,5 per mille. In un attimo, si arriva a milioni di euro l’anno, visto che la benzina viaggia su 1,58 euro il litro, con picchi di 1,61 in Campania e Puglia. Leggete i calcoli del Centro tutela consumatori utenti. Prima dell’entrata in vigore del decreto, su 20 litri misurati dal contatore sull’erogatore, la pompa di benzina poteva erogare in più o in meno 0,1 litri (che per un prezzo stabilito di 1,55 euro al litro corrispondono a 15,5 centesimi totali in più o in meno). Ora la tolleranza degli strumenti di misurazione dell’erogazione aumenta del 50%, cioè consente 0,15 litri di differenza in più o in meno per un prezzo di 23,25 centesimi.

Comunque, per correttezza, riportiamo anche la replica del Ministero dello Sviluppo Economico sulla questione: "La maggiore tolleranza nei controlli casuali non è vessatoria, ma cautelativa. Non significa affatto che lo strumento può restare con quell’errore, ma solo che quell’errore non determina sanzioni immediate, a condizione che venga corretto nei termini prescritti dagli incaricati dei controlli. Si tiene quindi conto del fatto che gli strumenti non restano nelle condizioni iniziali di precisione nel corso del loro uso, anche se devono essere ricondotti prima possibile al funzionamento ottimale".

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