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Tassa sul ricorso: la Corte Costituzionale dice sì

I 33 euro di ricorso al Giudice di Pace contro una multa non lede il diritto alla difesa

Moto - News: Tassa sul ricorso: la Corte Costituzionale dice sì

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Fra nuove tasse, Rca che sale, autovelox truccati, le buone notizie non abbondano per il motociclista; adesso arriva pure una triste conferma: ricordate la per fare ricorso al Giudice di Pace contro una multa? Dal 1° gennaio 2010, serve pagare 33 euro di "contributo unificato" allo Stato per opporsi a un verbale dato da un Comune (o dalla Polstrada). Ebbene, la Corte Costituzionale ha stabilito che quella tassa di 33 euro non lede il diritto alla difesa: ordinanza numero 143 depositata il 20 aprile 2011.

Subito dopo l’introduzione di quella tassa, una decina di automobilisti ha chiesto ai Giudici di Pace di sollevare una questione di legittimità costituzionale. Quell’imposta, secondo i guidatori, introdurrebbe una disparità. Da una parte, chi ha disponibilità economiche, e può pagare i 33 euro. Dall’altra, gli italiani impossibilitati a versare la tassa, e devono rivolgersi gratuitamente al Prefetto. Per questi ultimi, ci sarebbe la lesione del diritto alla difesa. Anche perché il ricorso respinto dal Giudice di Pace obbliga a pagare la multa (o, in alternativa, ad appellarsi al Prefetto). Invece, il ricorso in Prefettura, se respinto, implica il raddoppio della multa originaria. Insomma, la strada del Prefetto è molto pericolosa dal punto di vista economico.

Ma la Corte Costituzionale ha detto no a tre dei circa dieci Giudici di Pace che si sono rivolti a essa. Resta da vedere cosa sentenzierà per gli altri Giudici di Pace, ma è difficile che la situazione possa ribaltarsi.

A uscirne davvero vincitori sono i Comuni. Sino al 31 dicembre 2009, era comprensibile fare un ricorso al Giudice di Pace per una multa di 40 euro: si vedano i tanti verbali per divieto di sosta. Idem per le multe un po’ più salate. Ma dal 1° gennaio 2010, pagare 33 euro per difendersi contro una multa di 40 euro è illogico. Così i ricorsi, che si sono già dimezzati in numerose città italiane, di sicuro scenderanno ancora nel tempo. Anche perché, negli anni, diverranno più pesanti sia le sanzioni sia la tassa sul ricorso.

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