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Caro carburante: in estate potrebbe arrivare a 2 euro/litro

Il Codacons lancia l'allarme

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L'impennata del prezzo dei carburanti sembra un treno in corsa: difficile da fermare. La media nazionale di oggi, secondo Quotidiano Energia, va da 1,507 euro al litro a 1,603 per la benzina e da 1,392 a 1,476 euro al litro per il Diesel, mentre il GPL si attesta a 0,774 euro e il metano a 0,884. Cifre da record che, secondo le Associazioni dei consumatori, non sono affatto destinate a diminuire, anzi. Secondo il Codacons, che giudica la crescita dei listini alla pompa "inarrestabile", la velocità con cui crescono i prezzi è "impressionante" e si arriverà ai 2 euro al litro entro l'estate, ma la Federazione Autonoma Italiana Benzinai (Faib) frena e chiede di non cadere in facili allarmismi. "Nessuno può prevedere come si evolverà la crisi internazionale in Nord Africa", ha detto il Presidente di Faib, Martino Landi, anticipando ad OmniAuto.it che la prossima settimana presentà, insieme ad altre sigle e associazioni, un disegno di legge alternativo a quello in esame al Parlamento. La riforma dei carburanti del governo infatti non convince i distributori, che condividono con i consumatori l'opinione di un taglio alle accise. "Nel 2010 lo Stato ha incassato 250-270 milioni di euro in più grazie all'IVA sui carburanti", ha detto Landi, ricordando che l'IVA significa un 20% sul prezzo finale (e quindi "variabile") dei carburanti, che già include diverse accise statali "fisse". In pratica si tratta di una tassa su varie tasse.

AD AGOSTO LA BENZINA COSTERA' 2 EURO AL LITRO
Di questo passo, ha detto il presidente Carlo Rienzi: "Qualora il trend di aumento si mantenesse costante, il prezzo della benzina ai distributori raggiungerà quota 2 euro al litro entro il mese di agosto. Basti pensare, infatti, che solo 3 mesi fa un litro di verde costava quasi il 13% in meno rispetto ai record fatti registrare oggi in Campania: ciò significa che, a questo ritmo, la benzina potrebbe arrivare a quota 1,8 euro/litro entro il mese di giugno, e a 2 euro/litro ad agosto". Uno scenario preoccupante per automobilisti e motociclisti, costretti - dice l'Associazione dei consumatori - a sborsare quasi 7 euro in più a pieno rispetto a 3 mesi fà.

CHI E QUANDO INTERVERRA'?
Il vertiginoso aumento dei prezzi alla pompa avviene nel silenzio delle istituzioni, denunciano in coro i consumatori. Tutte le Associazioni hanno chiesto l'intervento del Governo affinché si riduca il margine speculativo nei listini e alcuni, come Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef, gridano a gran voce che "la situazione non sta in piedi". A questi prezzi "non si è arrivati nemmeno quando il petrolio si trovava a 147 dollari al barile nel 2008 - si legge in una nota congiunta di Federconsumatori e Adusbef -.Oggi il petrolio si trova a quota 100 Dollari al barile, ma, anche considerando la rivalutazione del Dollaro sull'euro, non ci si avvicina neanche lontanamente ai livelli registrati tre anni fa". La domanda è: quando qualcuno si deciderà a intervenire?

I CONSUMATORI CHIEDONO LA "ACCISA MOBILE" E LA RIFORMA DEL SETTORE
Di fronte a queste continue notizie di rincari, le Associazioni dei consumatori ribadiscono l'urgenza dell'applicazione immediata della cosiddetta "accisa mobile" che permetta di compensare l'aumento della tassazione. Chiesto anche l'avvio della riforma del settore secondo le linee già definite nel protocollo con la filiera petrolifera, ovvero: la Commissione sulla doppia velocità dei prezzi, "che però ribadiamo dovrà avere carattere istituzionale", dicono Federconsumatori e Adusbef; la razionalizzazione della rete; l'apertura alla vendita attraverso il canale della grande distribuzione così come avviene in Europa (ciò consentirebbe di risparmiare fino a 8-9 centesimi al litro); il blocco settimanale degli aumenti.

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