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MotoGP 2013: Yamaha, 2 anni nella Classe Regina e poi la SBK per Rossi

Un'offerta dalla Casa di Iwata. Nel 2015 poi, team ufficiale con una nuova R1

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Nelle prossime settimane l'attenzione del mondo della MotoGP sarà rivolta praticamente solo alla scelta di Valentino Rossi, ancora indeciso se continuare la sua avventura in Ducati o tornare ad abbracciare la Yamaha nella speranza di riformare un binomio vincente. Anche perchè poi la decisione del "Dottore" manderà al loro posto tutti gli altri tasselli del mercato, a cominciare probabilmente da Andrea Dovizioso.

Nel weekend di Laguna Seca non era emerso troppo sulle due offerte. Valentino ha solo detto apertamente che, pur essendo al ribasso, quella arrivata da Borgo Panigale era decisamente più importante di quella dei giapponesi dal punto di vista economico. Per quanto riguarda i dettagli tecnici e sul programma però non era trapelato molto.

Questa mattina però la Gazzetta dello Sport ha rivelato che probabilmente il piano della Yamaha è decisamente più a lungo termine. Lin Jarvis e soci avrebbero offerto a Rossi l'opportunità di guidare la M1 gemella di quella di Jorge Lorenzo nelle prossime due stagioni, consentendogli quindi di provare a rilanciarsi ai vertici della MotoGP, ma gli avrebbero anche garantito la riapertura della squadra ufficiale nel Mondiale Superbike per il 2015, che sarebbe costruita tutta intorno a lui con una nuova R1.

Ad un obiettivo ambizioso come potrebbe essere quello di portare al successo un binomio tutto italiano con la Ducati, la Yamaha dunque ne oppone un altro che lo è altrettanto: provare a vincere un Mondiale che manca ancora sulla sua bacheca, dopo aver vinto in 125, 250, 500 e MotoGP. Senza dimenticare poi la prospettiva di tornare a sfidare rivali storici come Marco Melandri e Max Biaggi (se nel 2015 sarà ancora della partita). E' chiaro però che la stessa prospettiva la potrebbe avere anche in Ducati, marchio storico della SBK, che però per il momento non si sarebbe sbilanciata così tanto nel lungo periodo.

Tra le altre cose il pesarese aveva già dimostrato di saperci fare in sella alle derivate di serie, vincendo una 8 Ore di Suzuka nel 2001, ma girando anche su tempi subito da pole position quando nel 2010 si era allenato a Brno sulla R1 di James Toseland in seguito all'infortunio del Mugello.

L'attesa per il verdetto finale, che dovrebbe arrivare ad Indianapolis, cresce. Resta comunque che la sensazione che la Yamaha sia la grande favorita nella corsa al campione di Tavullia.

[Foto: MotoGP.com]

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