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Alcol: un inverno rigido... anche per la patente

L'etilometro delle Forze dell'Ordine non perdona

Moto - News: Alcol: un inverno rigido... anche per la patente

Siamo in Trentino e un automobilista viene fermato per un controllo dalle Forze dell’Ordine, che gli hanno fatto l’alcoltest: risultato positivo (oltre mezzo grammo di alcol per litro di sangue), è stato multato per guida in stato d’ebbrezza. Ma, ed è qui la vera chicca, con un ricorso il guidatore è riuscito a farsi momentaneamente annullare la sanzione per un particolare vizio di forma. Basandosi sul fatto che l’etilometro sarebbe stato utilizzato, a suo dire, a una temperatura inferiore allo zero. Apriti cielo: Internet ha fatto da grancassa e si è diffusa la notizia che gli alcoltest d’inverno non valgono. Una bufala.

COME SI SVOLGE LA PROVA

In estrema sintesi (senza considerare la valutazione sintomatica del guidatore), anzitutto l’agente delle Forze dell’ordine fa il test col precursore, un apparecchietto che determina se il soggetto è in stato d’ebbrezza. Il limite è di mezzo grammo di alcol per litro di sangue; invece, basta un goccio per i neopatentati, ossia per chi ha la patente da meno di tre anni. Dopodiché, se il precursore è positivo, il secondo passo è l’etilometro: il dispositivo di cui sono dotati Polizia e Carabinieri. Con questo, il guidatore fa due "soffiate" a distanza di cinque minuti uno dall’altro. E qui arriviamo al dunque.

L’APPARECCHIO NON È AL GELO
È sì vero che esiste un Decreto ministeriale, quello numero 196 del 22 maggio 1990, il quale indica, fra i fattori che influenzano l’alcoltest, la temperatura. Questa dev’essere fra zero e 40 gradi. Ma c’è un’eccezione: se il costruttore denuncia valori estremi più severi, quel "range" zero/40 non vale; esistono etilometri in grado di funzionare fra -20 e +70 gradi. E di solito l’etilometro è in un veicolo, magari in un camper, o nel bagagliaio di una station wagon o sul sedile posteriore di una berlina. Inoltre, per i controlli sull’alcol, generalmente le automobili vengono lasciate in moto; senza dimenticare che d’inverno, specie con le temperature bassissime di questi giorni, gli abitacoli vengono riscaldati.

UNA VITTORIA DELLA SICUREZZA

Difficile sapere com’è andata nel caso dell’automobilista in Trentino: verosimilmente s’è trattato di un vizio di forma nel verbale. Comunque, adesso le Forze dell’ordine prendono ogni contromisura affinché un automobilista ubriaco non riesca a trovare un vizio di forma nel verbale. Ma non è tutto: come segnala l'Asaps (Associazione sostenitori amici Polizia stradale) c’è stato un recente ribaltone sull’etilometro che non funziona col freddo (un caso diverso da quello del Trentino): i giudici hanno più volte affermato che, anche sotto gli zero gradi, la misurazione dell’alcoltest è attendibile. Il sito riporta un’appassionata lettera del brigadiere dei Carabinieri di Montebelluna, Stefano Florida, in cui il militare parla di vittoria della sicurezza stradale. Non possiamo non condividere, ricordando che l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Istituto superiore di sanità e l’Unione europea fissano in una percentuale del 35% l’abuso di alcol nei conducenti che hanno provocato incidenti mortali o comunque gravi.

GIRO DI VITE: SERVIRÀ?
Resta in ogni caso da capire se il recente inasprimento delle sanzioni per la guida in stato d’ebbrezza porterà a risultati apprezzabili. Ricordiamo che si parte da un minimo di 500 euro per il superamemento del mezzo grammo di alcol per litro di sangue (155 euro per i neopatentati fra zero e 0,5 grammi), con pesanti complicazioni anche sotto il profilo penale per chi oltrepassa altre fasce (0,8 e 1,5 grammi) e per chi causa incidenti, specie se con feriti e morti.

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