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Sicurezza stradale: italiani, non così sprovveduti

Vogliono più controlli per migliorare la sicurezza

Moto - News: Sicurezza stradale: italiani, non così sprovveduti

È vero: dall’indagine demoscopica condotta dall’Ipsos su commissione della Fondazione Ania, emerge un quadro desolante. C’è scarsa conoscenza da parte degli italiani delle nuove norme delCodice della Strada introdotte nell’agosto 2010. In particolare, tre italiani su quattro ricordano sì di aver sentito parlare delle novità sulle norme della circolazione, ma di questi il 69% dichiara di conoscere almeno un poco la normativa. E solo la metà dei neopatentati conosce la nuova normativa introdotta (tolleranza zero in fatto di alcol). Insomma, numeri bassini. Tuttavia, c’è anche un aspetto positivo, che non è stato evidenziato a dovere dai mass media, un po’ troppo attenti a rimarcare solo i lati negativi, per fare notizia: alla domanda su come si può migliorare la sicurezza stradale, uno su tre sostiene che servano più controlli da parte delle Forze dell’ordine.

ITALIANO CONSAPEVOLE
Come dire che l’italiano concorda con quanto sostiene da sempre OmniMoto.it: una maggiore severità in tema di multe, con rincari a tutto spiano (non ultimo quello del nuovo Codice della Strada di agosto 2010), serve fino a un certo punto. Occorre che un numero più elevato di Vigili, Carabinieri e Polizia stradale sia impiegato su tutto il territorio. Altrimenti, il sospetto è che tutto venga fatto in funzione degli incassi: più autovelox e più controlli elettronici in automatico per aumentare gli incassi dei Comuni (e dello Stato, visto che gli introiti dei verbali del Tutor finiscono nelle casse statali, come ripete sempre Autostrade per l’Italia).

RISPETTO
E un buon 28% degli intervistati reputa necessario una maggiore sensibilizzazione degli italiani in tema di sicurezza stradale, oltre che una diffusione della cultura del guidare. Insomma, il motociclista e l’automobilista di casa nostra non s’è dimostrato poi così sprovveduto in tema di circolazione stradale.


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