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Honda Crossrunner: i commenti a EICMA

Estetica affascinante, motore hitec e ciclistica prestazionale: ecco le impressioni del pubblico

Moto - News: Honda Crossrunner: i commenti a EICMA

Nell’immenso ed avveniristico stand della Honda ad EICMA 2010, un posto in prima fila spetta alla moto rivelazione di quest’anno, una moto di cui poco s’era parlato fino ad oggi e che catalizza su di sé gran parte dell’attenzione dei numerosi visitatori del marchio nipponico.
Crossrunner è il suo nome e se le persone si accalcano, spintonano e assiepano intorno ad essa non è per la pur avvenente modella che vi siede sopra, ma proprio per lei, la nuova "tuttofare" Honda.
Sarà per l’estetica assolutamente anticonvenzionale e di rottura, sarà perché pochissimi si aspettavano di trovarla o sarà perché rievoca gloriose moto di questa casa, fatto sta che il giudizio che cogliamo dalle persone presenti è tutt’altro che uniforme.

Proprio alle tante persone che hanno sgranato gli occhi di fronte alla Crossrunner abbiamo chiesto qualche impressione a caldo ed abbiamo ricevuto tantissimi feedback, taluni più circostanziati, altri più "di pancia", molti positivi, qualcuno negativo.
Un commento, indubbiamente, è risuonato più volte, facendoci capire come sia stata recepita dal pubblico questa moto, il commento, più o meno, è stato: "Questa è la risposta di Honda alla Multistrada".
Conoscendo i costruttori di moto, sappiamo bene che non si progetta un nuovo veicolo basandosi su uno già esistente della concorrenza, ma per esigenze e studi di mercato molto approfonditi, ciò non di meno, evidentemente, le persone colgono una similitudine fra queste due moto.
Dal punto di vista estetico c’è stata una schiacciante vittoria dei pareri positivi su quelli negativi, l’aggettivo "bellissima" è ricorso frequentemente, segno che il designer ha compiuto egregiamente il proprio lavoro, mentre un appassionato competente ci ha motivato il suo giudizio estetico: "la parte superiore è bellissima, eccezionale, non mi convince tantissimo la parte inferiore della moto, forse a causa dei radiatori laterali e delle parti necessarie a proteggerli, sembra un po’ appesantita, ma in definitiva bella ed accattivante".
Sul motore, invece, due le scuole di pensiero: quella più attestata che afferma che il motore 800 con tecnologia V-Tec del vecchio VFR sia la scelta migliore per un mezzo tuttofare come questo, mentre pochi altri affermano che sia "una minestra riscaldata" e che si sarebbero aspettati una completa riprogettazione del propulsore.
Qualcuno ha giudicato il manubrio troppo basso, mentre in molti si sono detti sicuri di un’ottima manovrabilità, di una ciclistica all’altezza delle aspettative e, nel complesso, di una grandissima sensazione di affidabilità e robustezza; addirittura un ragazzo ha tessuto le lodi sul tipo di plastica adottato per il parafango anteriore, affermando che sia il migliore che abbia mai visto, cosa che ci ha fatto scoprire che esistono anche degli esperti di parafanghi.
L’ultima, ma sicuramente importante considerazione, è stata fatta dalla modella che vi ha passato, seduta sopra, quasi quattro ore ininterrotte: alla domanda di una ragazza che smaniava per salirci e saggiare la consistenza della sella, la bella mannequin ha risposto: la più comoda mai provata, su un’altra qualsiasi moto non avrei resistito così tanto seduta.

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