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Autostrade: l'Anas riprova a imporre i pedaggi

Si pagherà la Salerno-Reggio, GRA e autostrade siciliane

Moto - News: Autostrade: l'Anas riprova a imporre i pedaggi

Ci risiamo con le autostrade. Non più tardi di quindici giorni fa avevamo trattato l’argomento. Il 29 luglio il no del Consiglio di Stato (per la seconda volta in opposizione alla richiesta di Governo e Anas di sospendere il provvedimento del TAR del Lazio) agli illegittimi aumenti dei pedaggi introdotti dal Ministro Tremonti. Poi nuovamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva presentato un controricorso al Consiglio di Stato. Quest’ultimo aveva posticipato al 31 agosto le discussioni in merito fra l’Avvocatura dello Stato, per parte di Governo e Anas, e gli avvocati concorrenti. Ora invece tocca alla proposta dei pedaggi. Insomma Anas non trova pace, e gli utenti della strada… ancora meno.

Arriva dunque la stangata sulla Capitale e sul Mezzogiorno. Per la prima volta il "Free Flow" (vedremo successivamente cos’è), sulla Roma-Fiumicino, sui primi cento chilometri di Salerno-Reggio Calabria, una grossa fetta del Grande Raccordo Anulare di Roma e su tutte le Autostrade Siciliane, che controllerà ed addebiterà il pedaggio a centinaia di migliaia di veicoli. A nulla ha potuto l’opposizione di Tar e Consiglio di Stato sulla bocciatura dei pedaggi imposti dalla manovra da 25 miliardi di euro varata alla fine di giugno. Nulla da fare, il progetto di Anas e del Governo va avanti con la fase due, ovvero mettere i pedaggi nelle autostrade non a pagamento rimaste. Tra poco più di un anno dunque farà la sua apparizione il "Free Flow", ovvero il pagamento del pedaggio elettronico senza sbarre, in modo da non rallentare il traffico. Un occhio "elettronico" che tramite banca dati addebiterà sulle targhe il corrispettivo da pagare. Entro dicembre 2011 l’Anas introdurrà dunque i pedaggi "fantasma", su quattordici snodi ed autostrade.

Per l'Anas la decisione di aprire una gara per l'introduzione di un sistema di pedaggiamento senza barriere è ''un atto dovuto per dare seguito a quanto previsto dalla legge''. E' il presidente Pietro Ciucci a ribattere, punto su punto, alle critiche sollevate dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale. ''Leggendo i commenti e gli articoli apparsi sulla stampa, sono rimasto sorpreso - ha detto - della personalizzazione che è stata fatta di questa vicenda, lo dimostrano espressioni come 'fuga in avanti', 'blitz' dell'Anas e 'piano macchinoso' di Ciucci. In realtà, quello che noi stiamo facendo è dare attuazione a norme di legge e questo nella massima trasparenza e tempestività. Ed è per questo che abbiamo lavorato per tutta l'estate proprio per dare attuazione a un intervento che ci viene richiesto''. Altra questione riguarda la proposta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il quale ha chiesto ai parlamentari del Pdl di presentare una mozione parlamentare per chiedere al ministro competente di bloccare la gara dell'Anas. Inoltre il primo cittadino della Capitale ha chiesto di rinegoziare il contratto di servizio con la società Autostrade allo scopo di addossare a quest'ultima l'onere della manutenzione del GRA, dice l'Anas. Il presidente tiene poi ad assicurare che con l'introduzione a regime dei nuovi pedaggi non verranno penalizzati i pendolari. Al contrario: ''Stiamo pensando - spiega - a forme di agevolazioni, a soluzioni di equità per quegli utenti che usano di più le autostrade e i raccordi interessati. Pensiamo, ad esempio, a forme di abbonamento a condizioni scontate. Quello che è certo è che il problema può essere risolto senza rimettere in discussione un proveddimento che ci viene richiesto per legge''.

Ovvero un'operazione da 150 milioni di euro, per la progettazione dell’impianto, la fornitura e l’installazione di questa specie di Telepass (presto sulla Gazzetta Ufficiale i dettagli). Questo per darvi un’idea sui margini di guadagno che ci saranno per coprire questa cifra enorme, e naturalmente per guadagnarci sopra. Tutte le autostrade saranno dunque a pagamento, e manco a dirlo, le altre autostrade subiranno degli aumenti previsti il prossimo gennaio nell’ordine di 2 millesimi di euro (come minimo!) a chilometro. Chi ci rimetterà saranno come sempre gli utenti della strada, coloro che si recano al lavoro ogni giorno usufruendo delle autostrade e naturalmente coloro che per svago sono costretti a passare per le strade che le cartine segnano con il colore verde. Ed i motociclisti? Ci saranno sconti per chi consuma meno della metà dell’asfalto rispetto ad un’autovettura? Polemica sentita e risentita, ma che noi di OmniMoto.it ci sentiamo di continuare a portare avanti!

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