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MotoGP 2010, Misano: c'è il podio per le Yamaha

Punti preziosi per Lorenzo e Rossi, che nulla possono contro Pedrosa

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In una giornata drammaticamente triste per la morte del povero Shoya Tomizawa, il mondo del motomondiale ha scelto di non fermarsi e con lui anche piloti e moto della classe regina. Non è stata una gara meravigliosamente bella per i piloti della Yamaha ufficiale, anche se alcuni spunti interessanti vengono comunque a galla.

Lorenzo, ad esempio, dimostra che la stagione 2010 è una sorta di consacrazione per la sua carriera, visto e considerato che di errori non ne commette più e, comunque, non cerca sempre e comunque l'impresa impossibile: ha capito che anche con i secondi ed i terzi posti un mondiale si piò vincere e sarà dunque dura, anche per un Pedrosa ed una Honda in forma stratosferica, riuscire a toglierli la leadership. Una leadership che oggi è ancora sua con la bellezza di 63 punti di vantaggio.

Passando a Rossi, la sveglia sul casco è suonata puntuale sia il sabato che la domenica: questa doveva essere la gara dell'effetivo rientro ed i tempi ci sono, soprattutto a fine gara. C'è anche la voglia di tornare davanti mentre a mancare sembra ancora essere la condizione fisica: Vale non è più un ragazzino, la spalla gli fa ancora un gran male e lo stop nella preparazione fisica a cui è stato costretto per guarire dalla frattura del Mugello l'ha messo in ginocchio sotto questo punto di vista. Una buona moto per il prossimo anno ce l'ha, si spera abbia anche un preparatore atletico in grado di suggerirgli la via migliore per essere nel pieno della condizione, negli anni avvenire, per tutta la stagione.

"Non c'è molto da discutere sulla gara - ha dichiarato Lorenzo - in una giornata come questa. Sono partito bene, ma non ero in grado di tallonare Pedrosa. Il secondo posto va bene; non eravamo veloci a sufficienza per giocarci la vittoria, ma in termini di campionato è un risultato importante. Ad ogni gara il nostro obiettivo è il podio, anche se speriamo di migliorare ancora la M1. Mi spiace tantissimo per Shoya; era una brava persona, ed un bel pilota. Mi sento tristissimo; tutto quello che mi va, è esprimere quanto mi dispiaccia alla sua famiglia ed ai suoi amici. Quando succede una tale tragedia, null'altro interessa."

"Un grande risultato, per me. Non solo per il podio in sé - ha dichiarato Rossi - ma per come è stato ottenuto. Nella parte finale della gara ero piuttosto veloce. E' la dimostrazione di quanto siamo riusciti a migliorare, visto che sono stato in grado di spingere fino all'ultimo. Abbiamo fatto un buon lavoro, questo weekend. Di fronte alla tristezza per ciò che è accaduto, tutto il resto vale però zero ed il risultato non conta. Mi dispiace per Shoya; era un gran bravo pilota, ma soprattutto molto simpatico. Era divertente, con il sorriso sempre sulle labbra. Aveva sempre parole belle per tutti. Era giovanissimo, con tutta una carriera davanti. Siamo tutti tristissimi."

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