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X° raduno nazionale Club Ténéré Italia

Quasi 100 persone sulle XT-Z 600, 660, 750 e... 1200

Moto - News: X° raduno nazionale Club Ténéré Italia

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Le tante amicizie che nascono sulle pagine web dei motoclub trovano nei raduni il naturale passaggio dal "virtuale" alla vita reale. Ne abbiamo avuto una ulteriore dimostrazione al X° Raduno Nazionale del Club Ténéré Italia, dove tanti appassionati che si conoscevano solo "per nick e avatar" hanno finalmente avuto la possibilità di stringersi la mano e scambiarsi consigli e opinioni senza il tramite di schermo e tastiera.

Denominatore comune, l'amore per le mitiche XT-Z di Yamaha, le famose Ténéré, dalla prima serie del 1983, all'ultima "660" ad iniezione, passando per l'indimenticata SuperTénéré 750 bicilindrica, che ha recentemente lasciato la sua eredità all'ipertecnologica XT1200Z SuperTénéré.

L'appuntamento era alle porte di Roma, in un grazioso camping sulla Cassia, a partire dalle 16 di venerdì 25 giugno. Sono arrivati in tanti, tantissimi e da tutta Italia, isole comprese: quasi 100 persone a bordo di circa 80 moto tra monocilindriche e bicilindriche. Noi di OmniMoto.it li abbiamo raggiunti sabato mattina per partecipare al bellissimo tour stradale.

Per circa 200 km l'interminabile serpentone di Ténéré e SuperTénéré ha attirato gli sguardi (qualche volta mandando il traffico in tilt) snodandosi intorno al Lago di Bracciano, dove era previsto anche un tratto di offroad da 10 km, per poi salire fin su a Tolfa e scendere di nuovo verso l'Aurelia, con rientro al 'campo-base' tramite strade sperdute nella campagna viterbese.

Tra i motivi di interesse del "Ténéraduno" di quest'anno ce n'era uno in più: la possibilità di provare la nuovissima XT1200Z SuperTénéré 2010. Tramite uno dei suoi 'Technical Partner' più autorevoli - l'agenzia Tom42 di Gianluca Bonilauri e Toni Merendino - Yamaha ha messo a disposizione del club, per l'intera durata del raduno, due esemplari della nuova maxi-enduro da 1200 cc e 110 CV.

I test-ride sono avvenuti sia durante il tour del sabato, con frequenti avvicendamenti alla guida lungo i 200 km di percorso, sia domenica mattina, quando su un percorso di circa 15 km si potevano saggiare le doti dell'imponente 'adventure-tourer' Yamaha. Entusiastici i commenti dei partecipanti al termine del test. Eccone alcuni.

"E' sorprendente - dice Carlo Zura - la frenata è eccezionale e la ciclistica è perfetta sia sul misto che sui tratti sconnessi. Il cardano è perfetto, il rumore del motore molto piacevole e la protezione aerodinamica buona. La risposta al gas è sincera in entrambe le mappature e si nota la differenza tra la Touring e la Sport. La posizione in sella è comoda anche se ho notato una certa larghezza sul 'cavallo'. L'erogazione è piena ai bassi e grintosa agli alti, con una leggera flessione ai medi. La dotazione poi è completa, manca solo il contamarce."

"La frenata è esuberante - ci racconta Miro Simonetti - e l'avantreno incredibilmente leggero, è veramente maneggevolissima. Il cardano è praticamente inavvertibile e il motore è molto elasticito a qualsiasi velocità e con qualsiasi marcia. La protezione dal vento è migliorabile ma è molto comoda e la posizione di guida è perfetta per la guida in piedi sulle pedane. A proposito di pedane, il pedale del freno posteriore secondo me è piccolo."

"Parto con i difetti: pedale del freno posteriore piccolo, mancanza del contamarce e protezione aerodinamica inferiore alle aspettative - dice Francesco D'antonio - ma per il resto... che motore! La ciclistica è ottima, i freni perfetti e il cardano sorprendente. La mia impressione è che nella guida al limite sia più impegnativa ma anche più efficace della sua concorrente diretta, la Bmw GS che conosco bene. Consiglierei questa a un 'manico' e la tedesca a un neofita."

"Per quanto riguarda il contamarce e il pedale del freno posteriore piccolo non posso che aggregarmi all'opinione dei miei colleghi - dice Nicola Paolini - ma dinamicamente è una moto eccezionale. La guida è da sportiva, invita a correre, si fanno delle pieghe impressionanti, va giù da sola, è addirittura più facile della Ténéré 660. L'ABS funziona perfettamente e l'ho trovata più divertente con il traction control disinserito. Ad alta velocità è molto stabile e la protezione aerodinamica per me è ok."

Chiude il cerchio lo stesso Gianluca Bonilauri di Tom42, responsabile dei test-ride XT1200Z Superténéré per conto di Yamaha: "Ho guidato tantissime moto e praticamente le maxienduro di tutte le marche dato che porto spesso i motociclisti in Africa in occasione dei raid che organizziamo; beh è la prima volta che mi capita di vedere sguardi estasiati e commenti così positivi dopo i test-ride degli appassionati. E' una moto eccezionale e sono sicuro che provandola saranno in tanti a desiderarne una."

Il raduno nazionale del Club Ténéré Italia si chiude così, con i partecipanti che saltano in sella alle loro monocilindriche e bicilindriche enduro per tornare a casa e l'apputamento all'anno prossimo, quando, siamo sicuri, parecchi di loro, o qualche nuovo iscritto, si presenteranno in sella alla nuova 1200.

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