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MotoGP 2010, Mugello: stavolta è caduto Hayden

Stoner agguanta un concreto 4° posto

Moto - News: MotoGP 2010, Mugello: stavolta è caduto Hayden

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Al Mugello è successo tutto e il contrario di tutto. Il "copione" che tutti si aspettavano aveva come protagonisti Rossi, Lorenzo e Stoner, con Pedrosa alle loro calcagna per ristabilire i rapporti di forza all'interno del team ufficiale. Ma con Valentino a terra e infortunato le carte si sono rimescolate.

C'è da dire che c'erano diversi punti di partenza, intesi non come posizioni in griglia ma come "cose da fare" per ognuno dei piloti. Con Rossi fuori, Lorenzo ha pensato bene di tenersi stretto il secondo posto conquistato a fatica contro un bravo Dovizioso, per fare i 20 punti necessari a prendere un discreto vantaggio in campionato. Ovvio, fuori l'avversario diretto, inutile rischiare uno "zero".

Pedrosa, dopo l'avvicinamento di Dovizioso in termini di competitività, aveva bisogno di ristabilire le distanze dal compagno di squadra per mettere in chiaro che la prima guida è ancora lui. Detto, fatto, ha vinto la gara per distacco ma con la consapevolezza che "con Valentino in pista sarebbe stata una gara diversa".

Grande "assente" la Ducati. Stoner partiva dalla prima fila e Hayden dalla seconda. Per Casey c'era la necessità di "rimanere in piedi", per Nicky l'opposto: dopo i recenti buoni risultati l'obiettivo era salire ancora sul podio. Invece Hayden è caduto (chiusura dello sterzo) e Stoner se n'è stato buono per tutta la gara nel gruppetto formato da lui, Melandri e De Puniet, e a fine gara ha sferrato il suo attacco arrivando quarto.

Per l'ex campione del Mondo della Ducati l'impressione è stata che "ne avesse di più", ma la necessità di restare in piedi avesse un'importanza maggiore rispetto al risultato assoluto. All'ultimo giro però - con le gomme in buone condizioni e nel polso quel mezzo secondo in meno rispetto ai privati della Honda -, è stato abbastanza evidente che Stoner abbia deciso di prendersi una posizione più consona alle aspettative di team e tifosi nei suoi confronti.

Casey così interrompe la striscia di risultati negativi e riprende fiducia nella sua Desmosedici, sperando che dalla prossima gara si senta di nuovo in condizione di spingere al massimo. Riprendere Lorenzo non è impossibile e, anche per lui, l'assenza di Rossi è un toccasana per le ambizioni di classifica, dato che un Valentino assente lascia "sul piatto" ad ogni gara a cui manca dai 16 ai 25 punti...

"Ad essere onesti ci aspettavamo qualche cosa di più dopo il warm-up del mattino - ha dichiarato Stoner - e dopo le modifiche che avevamo fatto. Probabilmente invece era un po’ troppo caldo per le gomme che abbiamo scelto. La parte sinistra lavorava molto bene ma la parte destra aveva poco "grip" e non mi dava fiducia, costringendomi ad allargare la traiettoria in tutte le curve in quella direzione. Non è esattamente il risultato che avrei voluto su questa pista, una di quelle che mi piacciono davvero. Quando, a metà gara, ero davanti a Marco e Randy, mi sono reso conto che non avrebbe avuto senso continuare a forzare, non ce l’avrei fatta ad andare via e avrei rischiato troppo. Ho quindi deciso di restare alle loro spalle e di aspettare l’ultimo giro per passare."

"Questa volta ho sbagliato la partenza - ha detto Nicky Hayden - e mi sono trovato indietro alla prima curva. Ho fatto un paio di bei sorpassi ed ho pensato che avrei potuto fare una gara discreta. Ho forzato per cercare di recuperare terreno e sono scivolato. E’ davvero un brutto colpo perché questa è la gara di casa della mia squadra, che ha lavorato duramente per tutto il fine settimana. Ho sbagliato io, non ci sono scuse. La sola cosa buona è che non mi sono fatto assolutamente nulla, che abbiamo un buon pacchetto su cui lavorare e che ci sono ancora molte gare davanti per recuperare."

"Un quarto posto al Mugello certamente non ci soddisfa del tutto - ha detto Claudio Domenicali, Direttore Generale Ducati Motor Holding - ma in ogni caso, soprattutto alla fine, abbiamo visto una bella gara. Casey ha dimostrato carattere, aveva capito di non avere il ritmo per lottare per il podio, ha aspettato il momento giusto e alla fine ha ottenuto il miglior risultato possibile. Per qualche motivo, che andremo ad analizzare, non aveva più il "grip" che ci aspettavamo dopo le modifiche che avevamo fatto al mattino, ma ha comunque ottimizzato ciò che aveva a disposizione. Nicky è stato penalizzato da una partenza non eccezionale e nella foga di recuperare è arrivato lungo in una curva ed è caduto. Però complessivamente ha dimostrato ancora una volta di avere un passo competitivo che infatti si è concretizzato in un’altra ottima qualifica e in un inizio di gara in cui comunque ha lottato nei primi cinque".

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