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WSBK 2010, Monza: solo un 6° ed un 7° per Ducati

Mancano cavalli e, forse, tranquillità nel lavoro

Moto - News: WSBK 2010, Monza: solo un 6° ed un 7° per Ducati

La situazione in Casa Ducati Xerox non è certamente delle più semplici e la presenza del Presidente Del Torchio, purtroppo, non è bastata per riportare serenità e chiarezza in un box che pare disgregarsi corsa dopo corsa sotto i colpi degli scarsi risultati: non parliamo di stati d'animo, culminati con le dichiarazioni negative rivolte da Fabrizio alla stampa nei confronti del proprio staff tecnico, ma anche e soprattutto dell'incosistenza dei risultati sino ad oggi ottenuti non solo nei confronti di Aprilia o di Suzuki, ma anche rispetto ai privati che portano in pista versioni "RS" della F10.

Ducati che, ufficiale o privata che sia, sembra essere solamente l'ombra della F09 che con Haga si è giocata il titolo con la R1 di Spies sino a fine stagione: certo, le difficoltà nel trovare gli assetti non sono del tutto colpa del gap tecnico della moto, ma è evidente che quest'anno più dell'anno scorso la 1200 di Borgo Panigale sia talmente in debito d'ossigeno da non riuscire più a compensare la velocità delle quattro cilindri con l'innata rapidità d'accelerazione fuori dalle curve e la ridotta sezione frontale permessa dall'utilizzo del motore bicilindrico a L longitudinale.

Certo, con una Aprilia che vola sul filo dei 330 al netto delle scie...quasi tutti hanno faticato nel tenere a tiro Biaggi, ma è anche vero che appena 12 mesi fa su questa pista Fabrizio fece cose eccezionali ed Haga non riuscì a fare più punti di Spies per le conseguenze di un impatto con un volatile a 250 km/h.

Un'assenza di risultati nei confronti della quale Ducati deve correre ai ripari al più presto, a meno che ai piani alti di Borgo Panigale non abbiano deciso di farsi da parte quest'anno ed il prossimo per concentrare risorse umane e finanziarie sulla moto (si chiamerà 1199?) che rivoluzionerà il modo di concepire ed intendere una SBK Ducati. Lo scopriremo presto.

"Gara 1 è andata abbastanza bene - ha dichiarato Michel Fabrizio (Gara 1 – 7° , Gara 2 - Ritirato) - anche se non avevo una velocità di punta sufficiente per stare con gli altri in rettilineo. Con un po’ di potenza in più avrei potuto fare molto meglio. In Gara 2 sono uscito di pista quando alcuni piloti sono caduti alla prima chicane. Ho provato a continuare a guidare ma non riuscivo a cambiare bene le marce e poco dopo sono scivolato perdendo il posteriore. Oggi è stata dura ma almeno abbiamo portato a casa dei punti preziosi e adesso speriamo che vada meglio a Kyalami."

"Ho avuto molte difficoltà - ha dichiarato Noriyuki Haga (Gara 1 – 11° , Gara 2 – 6°) - a far curvare la moto in entrambe le gare e mancava un po’ di "grip" sul posteriore. In Gara 1 dovevo piegare tantissimo per far girare la moto come volevo e naturalmente questo mi faceva perdere molto tempo. Prima di Gara 2 abbiamo fatto qualche modifica migliorando un po’ il problema. L’aderenza è stata buona nei primi cinque giri ma da metà gara in poi è stata davvero dura, la moto tendeva ad allargare ed era difficile controllarla. Alla fine sono soddisfatto di essere arrivato sesto, è stato un fine settimana molto impegnativo."

"Mi dispiace per Michel - ha dichiarato Filippo Preziosi, Direttore Generale, Ducati Corse perché in gara 1 ha fatto una gara molto bella considerando lo svantaggio che abbiamo in termini di potenza e velocità massima. Aveva recuperato con la guida tutto quello che perdeva in velocità in un circuito molto penalizzante per noi. Sono invece contento per quello che ha fatto Nori in Gara 2 perché, anche in una situazione difficile, tecnica e anche personale, ha lottato con le unghie e con i denti e si è dimostrato il grande campione che é."


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