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Claudio Domenicali: a 360° sul mondo Ducati

Dalla strada alle corse il manager emiliano ha detto che...

Moto - News: Claudio Domenicali: a 360° sul mondo Ducati

Il 2010 per il Team Ducati sarà per certi versi un anno di svolta. Perchè se è vero che piloti e tecnici sono rimasti sostanzialmente gli stessi è anche vero che l'assenza di Livio Suppo e la poca esperienza al muretto di Vittoriano Guareschi e Alessandro Cicognani, nonostante l'eccezionale carica umana che li contraddistingue, potrà essere un limite nella gestione di situazioni veramente complesse come quelle dello scorso anno: parliamo naturalmente del male oscuro che ha colpito Casey Stoner e della conseguente assenza "ingiustificata" per tre corse, che ha creato non poche difficoltà gestionali a livello media e nei rapporti con gli sponsor.

MERCATO DOWN, DUCATI UP
A parlarci di Ducati e del progetto Ducati Corse MotoGP 2010 è lo stesso Domenicali. "Abbiamo un team che ci permette di avvicinarci al prossimo Campionato con grandi aspirazioni: Casey e Nicky sono due piloti che non hanno bisogno di presentazione e con i quali ci troviamo molto bene. Abbiamo fiducia nell’azienda stessa, sia perché abbiamo un’azionista solido, la famiglia Bonomi, sia perché siamo riusciti a reagire bene in questo 2009 molto difficile: il mercato delle moto è calato circa del 30%, mentre Ducati è calata meno, attorno al 18%, permettendoci di ottenere, nel 2009, la quota di mercato più alta di sempre. Altra cosa molto importante non abbiamo rinunciato allo sviluppo di nessuno dei modelli futuri."

LA MOTOGP E' OK
"Abbiamo fiducia nel Campionato - aggiunge Domenicali - perché crediamo che Carmelo Ezpeleta (Presidente Dorna Sport) abbia gestito, con grande carattere e contemporaneamente grande apertura al dialogo, un periodo complicato e difficile. Abbiamo fiducia nei nostri sponsor perché in momenti difficili come questi abbiamo continuato a lavorare benissimo con loro. Mi riferisco, naturalmente, a Marlboro e a un insieme di altri partner di primo livello come Telecom, Generali, Enel, Riello ups, che ci accompagnano da tempo. E infine abbiamo fiducia nei media, che seguono numerosi questo nostro sport, che amiamo molto e che ci fa piacere sia ben coperto mediaticamente."

2009 ANNO DIFFICILE. GUARDIAMO AVANTI
"Anche dal punto di vista sportivo - sottolinea Domenicali - il 2009 è stato un anno difficile: Nicky ha fatto più fatica di quanto noi, e lui stesso, ci aspettassimo ma nello stesso tempo ci ha dato una grande lezione perché non si è mai perso d’animo, ha sempre avuto uno spirito di grande ottimismo e positività che ci ha permesso, da metà stagione in poi, di dargli una moto che lo ha fatto salire sul podio a Indianapolis e finire la stagione in costante crescendo. Casey, come sempre, è stato velocissimo fin dall’inizio della stagione, poi è stato condizionato dai problemi fisici di cui si è ampiamente parlato e sui quali quindi è inutile tornare: la cosa importante è che siano stati risolti e che Casey sia in forma più di quanto lo fosse da tempo."

BUONE PREMESSE
"Il 2010 quindi parte con queste premesse positive per quanto riguarda i nostri due piloti, alle quali aggiungerei i cambiamenti che sono stati introdotti nella squadra. Abbiamo due volti nuovi, che in realtà nuovi non sono, dato che lavorano in Ducati da anni. Mi riferisco ad Alessandro Cicognani e Vittoriano Guareschi che, in due ruoli diversi, credo portino alla squadra competenze che in parte ci mancavano. Novità positive che si aggiungono a quella realtà che è Filippo Preziosi, vero motore di tutta la nostra attività nelle competizioni e talento cristallino che il mondo delle competizioni ci invidia, che rimane solida e pienamente dedicata. Credo quindi che si possa parlare di un cambiamento nella continuità."

6 MOTORI PER IL 2010
"I cambiamenti che caratterizzano la GP10 sono principalmente connessi alle novità regolamentari riguardanti i motori. Eravamo abituati ad usarne, grosso modo, uno per gara, quindi 18, e passare ad un totale di 6 significa dover portare la durata a 1600 chilometri ciascuno, una bella sfida per un motore che fa oltre 19.000 giri. Filippo e i suoi tecnici sono stati molto impegnati perché il motore è cambiato in tutte le parti principali, pistoni, bielle, albero motore, basamento. Il nostro obiettivo era cercare di minimizzare la perdita di potenza per raggiungere il target di durata. Un obiettivo molto interessante perché cominciamo a pensare per i motori da gara durate che sono paragonabili a quelle dei motori di serie."

LA VOLEVAMO GUIDABILE
"La seconda grande novità non è correlata al regolamento ma al nostro tentativo di rendere la moto più guidabile ed è il cambiamento dell’ordine degli scoppi. Dalla sua nascita l’800 era stato realizzato con ordine degli scoppi di tipo "screamer", che ci ha permesso di eccellere nella potenza, caratteristica probabilmente fondamentale nei risultati raggiunti finora. Poi però abbiamo cominciato a pensare di ripercorrere la strada del motore cosiddetto "big bang" che offre dei vantaggi in termini di guidabilità e prima Vittoriano Guareschi, nel suo precedente ruolo di collaudatore, poi Nicky è Casey hanno approvato i cambiamenti. Quindi pensiamo di avere una moto più guidabile, con più trazione e probabilmente più adattabile a circuiti diversi. Per la parte veicolo, sempre in termini di miglioramento della facilità d’uso, abbiamo lavorato molto per eliminare degli scuotimenti della moto concentrandoci soprattutto nella parte posteriore della moto che è stata completamente riprogettata e quindi irrigidita. Anche la carena è diversa rispetto alla moto presentata qua a Campiglio lo scorso anno, ma questo è stato uno sviluppo introdotto già all’Estoril nel 2009."


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