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Kawasaki Z1000 my 2010

Telaio in alluminio e 1.043 cc per la nuova la maxinaked di Akashi

Moto - News: Kawasaki Z1000 my 2010

Tra i quattro modelli aggiornati da Kawasaki per il 2010 (Z1000, ZX-10R Ninja, Versys e 1400 GTR) la maxinaked a 4 cilindri è sicuramente la più innovativa e all'avanguardia.

Avete presente le moto dei supereroi? Ecco, Kawasaki con la sua maxinaked di nuova generazione spinge l'acceleratore ancora di più sul design e sulla potenza presentando una nerboruta nuda dall'aspetto davvero minaccioso!

La cilindrata è di 1.043 cc per una potenza stimata (non è stata comunicata), superiore sicuramente ai 130 CV all'albero. Le linee sono spigolose, slanciate, completamente protese verso l'anteriore. Addirittura la forcella è completamente carenata! Il cupolino con il gruppo ottico anteriore è più basso e sottile, e presenta una piccola 'unghia' che protegge appena una strumentazione tutta nuova e completamente digitale che va ad integrarsi con la linea del gibbuto serbatoio che ora, tra l'altro, ospita anche il blocchetto di avviamento.

Sparisce il telaio in acciaio a diamante e arriva un nuovissimo telaio perimetrale in alluminio, con quattro bretelle che abbracciano non la testata ma i cilindri anteriormente e posteriormente alla bancata. E' in alluminio anche il telaietto reggisella, stretto e con funzione anche estetica, e il nuovo bellissimo forcellone 'a banana' con regolazione della tensione catena ad eccentrico.

Di derivazione superbike l'impianto frenante, con dischi a margherita da 300 mm e pinze radiali azionate da pompa radiale, mentre al posteriore il disco, sempre wave e da 250 mm, è morso da una pinza monopistoncino con asta di reazione posizionata sotto al braccio destro del forcellone.

Il codone, sparato verso l'alto, termina con un inedito gruppo ottico a led e, immancabile, troviamo anche il sistema di scarico con due terminali semi-sdoppiati molto tozzi e cromati, con collettori quasi del tutto carenati grazie a sovrastrutture piuttosto estese che partono dal puntale. La struttura prevede una precamera sotto al motore che ha consentito di limitare molto le dimensioni dei silenziatori, accentrare le masse e alleggerire sia il peso che... la vista!

Le novità sono davvero tante anche a livello motoristico. Il 4 cilindri in linea da 1.043 cc (alesaggio x corsa 77x56 mm) è elemento stressato della ciclistica e nasce per enfatizzare le doti di coppia ai bassi e medi regimi. Dispone di un sistema di alimentazione rinnovato, con corpi farfallati da 38 mm e valvole a farfalla secondarie ovali, per entrare perfettamente nel nuovo telaio, che passa sopra alla testata contribuendo alla snellezza del corpo moto.

Un contralbero secondario di equilbratura riduce le vibrazioni ma, come tengono a sottolineare i tecnici Kawasaki, solo fino a un certo punto, per trasmettere al pilota il giusto feeling con la meccanica della moto. E per evitare che l'aria aspirata dall'airbox sia troppo calda viene introdotto il sistema 'Cool Air', ovvero due prese d'aria ai lati del serbatoio (da non confondere con il Ram-Air che ad alta velocità crea nell'airbox una sovrappressione).

Cambia il design dei cerchi ruota, ora a cinque razze con finitura metallica, ma non la misura dei pneumatici, sempre 120/70-17" ant. e 190/50-17". Le coperture sono Dunlop D210 sulla versione standard e Pirelli Diablo Rosso sulla versione ABS.

I colori disponibili per il mercato italiano saranno tre: 'Brown' con sella pitonata, nero/argento e bianco/orange.
Il prezzo e i dati di potenza massima e coppia massima non sono stati ancora comunicati. Il primo dovrebbe mantenersi molto concorrenziale, supponiamo non superiore agli 11.000 Euro f.c., mentre i valori dell'erogazione metteranno l'accento più sulla corposità della spinta che sul dato assoluto.


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