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MotoGP 2009, Barcelona: torero Rossi

Un Rossi in versione Schwantz conquista l'arena di Jorge

Moto - News: MotoGP 2009, Barcelona: torero Rossi

Gente, che lotta. E che sorpassi: roba da raccontare ai nipotini. Di quelle gare che scavano una fossa, una linea di confine, fra chi le ha viste e chi no. Di quelle gare di cui si parlerà per anni, ai bar e sui passi di montagna, di quelle che, quando qualche ragazzino chiederà di cosa si sta parlando, fra qualche anno, i vecchi scuoteranno la testa. Insomma: una gara tiratissima, quella gara che aspettavamo da tanto, tantissimo tempo - praticamente da quando le MotoGP hanno perso 200cc. Difficile dire se è valsa la pena di attendere tanto, ma è fin troppo facile dire che la gara di oggi difficilmente la si dimenticherà. Anche solo perché due sorpassi come quelli che Rossi ha piazzato su Lorenzo - quello in fondo al rettilineo, con tanto di "ritiro" del ginocchio, e quello all'ultima curva - sono cose da rinverdire i fasti di Schwantz, Rainey e Lawson.

PARI PUNTI MA...
La classifica parla di tre piloti affiancati, quanto a punti, ma la gara di oggi ha messo sugli scudi Rossi e Lorenzo. Erano loro quelli più in forma - fisicamente e tecnicamente - e in sella alla moto migliore del mondiale. Il fatto che avessero entrambi la stessa moto, con la MotoGP di oggi, non è fattore ininfluente al conseguimento del risultato: tecnicamente, il regolamento è talmente tirato da fare si che basti davvero poco perché gli sforzi di un pilota vengano vanificati da fattori tecnici. Se poi un pilota ha anche la forma di uno straccio, com'era il caso dello Stoner di oggi, non c'è storia: il terzo posto è un piazzamento leggendario. Con buona pace di Dovizioso, che un posto sul podio se lo sogna ormai la notte, e non è certo per scarso impegno che non lo riesce a portare a casa.

SUZUKI MIGLIORATA
Stavolta, senza niente voler togliere a Casey, che come già detto è stato un eroe anche solo a finire la gara, Andrea se lo sarebbe davvero meritato: con una rimonta del genere... un po' lo stesso discorso che si può fare per Capirossi, al quale è bastato qualche cavallo in più nel motore per poter correre dietro a moto che, sulla carta, non dovrebbe vedere nemmeno da lontano. E senza quel dritto, fortunatamente senza conseguenze, chissà cosa avrebbe potuto fare.

Tanto di cappello anche a Pedrosa, che con un'anca maciullata continua a salire in moto e ribaltare il gas. L'unico dubbio - del resto abbastanza condiviso, a quanto pare - riguarda quanto di questa determinazione venga da Dani stesso e quanta non sia causata dal suo manager, per così dire.

SCAMBIO DI SELLE?
Molto bella la gara di Edwards, che invece ha una motivazione endogena di indubbio valore: dallo screzio dovuto al "furto" del capomeccanico ordito da Toseland, Colin ha come principio d'onore il battere, anzi, no, il massacrare, il suo compagno di squadra. E finora, sia detto a suo onore, c'è riuscito egregiamente, tanto che se le voci di mercato di inizio anno parlavano di uno scambio di selle fra Edwards e Spies qualora questi volesse passare alla MotoGP, ora il nome del pilota sostituibile dallo statunitense è quello del britannico.

DUCATI SI, HONDA NI, TALMACSI NO
Migliorano marginalmente le prestazioni delle Ducati prive di Stoner in sella, anche se saranno i test di domani a dirci quanto è veramente cresciuta la Desmosedici - troppo rischioso provare tutte le novità in gara. Non cambiano, invece, i mediocri piazzamenti a cui possono ambire i piloti Honda privati: speriamo sia vera la voce che vuole tutte le Honda molto simili per il 2010. Ultimo, come largamente previsto, Talmacsi. D'altra parte, la MotoGP sarebbe davvero una barzelletta se un pilota senza esperienza di grosse cilindrate potesse saltarci sopra e andare a lottare per la top ten nell'arco di un weekend di gara.

MotoGP 2009, Barcelona, Gara 14/06/2009
1 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha 43'11"897
2 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha 0"095
3 27 Casey STONER AUS Ducati 8"884
4 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Honda 8"936
5 65 Loris CAPIROSSI ITA Suzuki 19"831
6 3 Dani PEDROSA SPA Honda 22"182
7 5 Colin EDWARDS USA Yamaha 23"547
8 14 Randy DE PUNIET FRA Honda 25"265
9 36 Mika KALLIO FIN Ducati 31"797
10 69 Nicky HAYDEN USA Ducati 33"593
11 7 Chris VERMEULEN AUS Suzuki 36"683
12 15 Alex DE ANGELIS RSM Honda 36"874
13 52 James TOSELAND GBR Yamaha 39"433
14 33 Marco MELANDRI ITA Kawasaki 44"788
15 59 Sete GIBERNAU SPA Ducati 46"754
16 88 Niccolò CANEPA ITA Ducati 55"873
17 41 Gabor TALMACSI HUN Honda 1'27"640
Non classificati
24 Toni ELIAS SPA Honda
72 Yuki TAKAHASHI JPN Honda


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