Aria di nuova crisi in Benelli?

La situazione non era delle più rosee prima e non sembra che il passaggio della Benelli dalla famiglia Merloni alla società cinese Qiang Jiang abbia poi risolto molti dei problemi che negli ultimi due lustri hanno caratterizzato la storia della factory pesarese.

Le difficoltà legate alla crisi economica sono le stesse di tutti, anche se l'assenza di nuovi modelli e la difficoltà di imporre sul mercato un marchio dal forte blasone ma dallo scarso appeal ne hanno accentuato gli effetti, limitando le vendite e la relativa produzione nel corso degli ultimi anni.

Una situazione non certamente facile, soprattutto perchè quando si producono poco più di mille pezzi in una azienda "tarata" per produrre almeno 5.000 tra moto e scooter ogni anno i problemi economici, in particolar modo per quanto concerne il pagamento di stipendi e fornitori, sono all'ordine del giorno.

La situazione potrebbe anche parzialmente risollevarsi appena la Benelli Due 756 sarà pronta per la vendita: la nuova naked appare decisamente ben disegnata, dotata di tutto quello che serve per imporsi sul mercato ed il suo lancio potrebbe essere ben supportato dai 26 milioni di euro che Qiang Jiang ha scelto di investitire nell'azienda e nel nuovo progetto.

Gli scenari che si potrebbero aprire se l'azienda non dovesse trovare a breve una via d'uscita, in ogni caso, sono molteplici: scontata la possibilità di trasferire in Cina anche la produzione di quello che oggi viene costruito in Italia, con enormi ripercussioni sull'economia locale.