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TEST Yamaha Offroad 2012 - Nel blu dipinto di blu!

Abbiamo provato tutta la gamma cross ed enduro 2012 della Yamaha

Moto - Test: TEST Yamaha Offroad 2012 - Nel blu dipinto di blu!

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Il settore del fuoristrada sta vivendo un periodo di particolare interesse da parte delle Case, poiché in un momento nel quale il segmento delle moto supersportive è ormai alla frutta, le nicchie di mercato stabili come l’offroad, assumono una certa importanza commerciale. Questo è uno dei motivi per il quale la Yamaha sta spingendo forte sui nuovi modelli Cross ed Enduro, e sulla implementazione della rete vendita.
Durante il lancio dei nuovi modelli Cross ed Enduro, abbiamo avuto la possibilità di testare tutte le novità in listino per il 2012, sul rinnovato circuito Monte Coralli di Faenza.
Come sempre, per Omnimoto.it c'è Marco Segnana, crossista di lunga esperienza al quale lasciamo la parola per il suo racconto in prima persona.

I veloci saliscendi e il terreno medio-morbido di Monte Coralli, ottimamente preparato mi fanno venir voglia di salire subito in sella. Inizio quindi la mia giornata sulla moto che meno ha subito interventi rispetto alla versione 2010: la YZ450F.

YZ450F: LA SPECIALISTA
L’impostazione di guida è neutra, ci si trova bene in sella e i comandi sono in posizione comoda. Solo la piega del manubrio non mi piace particolarmente anche se è ottima la possibilità di variarne la posizione sulle piastre con due fori diversi e con dei riser disassati. L’avviamento è agevole e il motore parte al primo colpo sia a freddo che a caldo. Diverso dal solito il rumore. Aprendo il gas si sente un suono di aspirazione che arriva da sotto il manubrio oltre evidentemente a quello provocato dallo scarico. Non fastidioso ma comunque differente a quello che ci hanno abituato le altre giapponesi. Il propulsore gira libero ed è potente e aggressivo. La potenza viene erogata senza alcuna incertezza in un arco di utilizzo veramente ampio. In terza marcia provo a fare un tornante stretto prima di una ripida salita. Nessun problema. Un filo di gas e vengo proiettato in avanti senza dover cambiare marcia fino in cima. Il motore non mura e la velocità è di tutto rispetto. In seconda poi, se c’è bisogno di una "botta", la moto è esplosiva e bisogna imparare a parzializzare bene il gas. Sicuramente una delle più potenti della propria categoria dotata di una spinta formidabile.
Ma in Yamaha Italia hanno pensato che forse per l’utente medio è fin troppo esuberante e quindi da quest’anno forniscono gratuitamente il Power Tuner. Questo palmare consente di rimappare la centralina in modo semplice e rapido. Il software memorizza fino a 9 mappature predefinite. La casa madre lo consegna con tre diverse configurazioni. Personalmente preferisco quella intermedia che consente di sfruttare al meglio l’erogazione del motore sulle piste tradizionali come quella di Faenza mentre per tracciati tipo supercross la mappatura più aggressiva è senza dubbio migliore.

La ciclistica è buona anche se in accelerazione la moto tende a stare un po’ bassa. La forcella non scorre benissimo alle basse velocità, ma comunque la moto è agile e leggera sui salti. Scende in piega con estrema facilità anche se, forzando l’andatura, in uscita di curva tende ad allargare la traiettoria. Per adattare la moto alle mie esigenze, allora, ho infilato gli steli di 5 mm nelle piastre, abbassando l’anteriore, e ho dato un giro di molla al mono visto che peso 85 kg. La situazione è nettamente migliorata, l’ammorizzatore posteriore copia bene le asperità del terreno specialmente in accelerazione e in salita. In discesa e dove troviamo buche secche andrebbe leggermente frenato di 3-4 scatti.
Buono il reparto frenante in linea con la concorrenza. Nel complesso un ottima moto con un motore pronto-gara e delle sospensioni da personalizzare con un minimo di attenzione.

YZ 250F: LA VITAMINIZZATA
Prima di salire sulla nuova 2012, visto che Yamaha Italia aveva a disposizione dei tester anche il modello 2011, decido di fare qualche giro con la "vecchia versione" tanto per rinfrescarmi la memoria. Niente male! Ritrovo le piacevoli sensazioni dello scorso anno. Moto facile, leggera e intuitiva con un discreto motore.
La YZ250F 2012 è la moto dell’intera gamma cross che ha beneficiato maggiormente di sostanziosi interventi. Il telaio è nuovo e si vede chiaramente nella zona dei montanti. Più largo nella zona sopra le pedane e con due travi superiori più rigide. Le piastre di sterzo hanno nervature differenti e sono state irrigidite anche usando un ergal differente. La forcella utilizza, come l’ammortizzatore, i foderi della 450 e una taratura più sostenuta. Il motore è ancora una volta a carburatore (ora da 39 mm) e si è molto lavorato sull’aspirazione per trovare maggior potenza ai medi e alti regimi. Sarà vero? Metto le prime tre marce e sento immediatamente la differenza. Sembra una versione vitaminizzata dell’anno precedente, tanto il motore spinge forte. Nelle curve strette è preferibile la seconda ma appena trovo l’appoggio giusto posso fidarmi a curvare in terza. Ogni tanto mi aiuto con un colpetto di frizione ma comunque questo 250 se la cava proprio bene e anche l’allungo in terza e quarta non è male. Il cambio marcia è ottimo anche in considerazione del terreno che lega abbastanza e la spaziatura dei rapporti corretta.
Sospensioni e mono mi piacciono proprio. La forcella è molto sostenuta e nelle staccate in fondo alle discese rimane alta, stabile e precisa. Difficile portarla a fondo corsa anche atterrando lungo nei salti. Il mono lavora bene sia in staccata che in accelerazione e si bilancia bene con la forcella. La moto è facile e agile con un buon inserimento in curva migliorato quest’anno dalla maggior rigidezza del telaio e delle sospensioni, perfetta sui salti e poco faticosa da portare al limite. Cosa volere di più da una moto standard?

YZ125: FLASHBACK
Un tuffo nel passato? Come resistere alla tentazione di fare qualche giro in sella alla piccola YZ125 portata da Yamaha in pista insieme alla sorella maggiore YZ 250? Infatti non resisto e nonostante il due tempi non sia la mia motorizzazione preferita con qualche esitazione salgo in sella e via. Il motore canta che è un piacere. Il meglio lo si ottiene tra i 6.500 e i 10.000 giri/min. E’ sfruttabile e corposo ai bassi e ai medi regimi pur conservando un buon allungo, in relazione ovviamente alla cilindrata. La ciclistica è veramente il punto forte di questa 125. Sembra di guidare una bicicletta. Il telaio in alluminio non mette mai in crisi. E’ facile e trasmette sicurezza sia sul lento stretto che sul veloce. Dopo quattro-cinque giri comincio ad aumentare l’andatura e proporzionalmente aumenta anche il divertimento. In aria poi è fantastica: così leggera si porta dove vuoi. Solo i freni non mi sono sembrati all’altezza della situazione. Poco potente l’anteriore e troppo brusco il posteriore. Sono alcuni anni che questo modello non viene aggiornato e il look ricorda le moto anni ‘90 ma nonostante tutto il comportamento dinamico è tutt’altro che superato. Una buona alternativa per chi vuole divertirsi in barba al cronometro.

WR: LA FAMIGLIA ENDURO
Intorno al crossodromo Monte Coralli lo staff Yamaha aveva preparato un bel fettucciato con vari cambi di pendenza e qualche tratto sassoso. Un primo banco di prova per saggiare la bontà della rinnovata WR250F. Per quanto riguarda la WR450F, come già vi abbiamo mostrato nelle scorse settimane, è stata portata a Monte Coralli solo in forma statica, pertanto abbiamo tralasciato la possibilità di provare la versione 2011 in attesa che sia disponibile quella nuova.

WR250F: MOTOCROSS CON LA TARGA
La WR250F 2012 è una vera "cross con i fari", completamente derivata dal modello YZ-F. Compaiono i paramani, la mascherina porta faro, il porta targa con faro a led, le grafiche dedicate, la strumentazione, lo scarico "legalizzato" e la ruota posteriore da 18". La linea però rimane fantastica. Un mix di eleganza e aggressività proprio ben riuscito. L’ergonomia in sella è ottima per piloti fino al metro e ottanta. I convogliatori sono un po’ larghi e bisogna farci l’abitudine. Le pedane offrono un ottimo grip e le leve del freno e del cambio sono al posto giusto anche quando si guida in piedi.
Ma veniamo al pezzo forte: il motore, una vera bomba. Il pistone alleggerito, abbinato al carburatore da 39 mm e alla nuova aspirazione, rendono questo propulsore ancora più corposo. Grande progressione e allungo. Un carattere decisamente "racing", specialmente se abbinato allo scarico opzionale Akrapovic che ne esalta ulteriormente le caratteristiche. Voglio provare come si comporta sul veloce fettucciato preparato dai tecnici Yamaha e inizio a tirare le marce. La forcella è davvero sostenuta e l’avantreno, piantato per terra, trasmette una sensazione di grande sicurezza. Le buche quasi non si sentono e mi viene naturale forzare l’andatura. Il posteriore invece lo trovo un po’ troppo morbido specialmente se confrontato con la rigidità complessiva di forcella e telaio e non mi soddisfa pienamente, specialmente sullo stretto/lento dove fatico maggiormente ad inserire la moto in curva. Ma nel complesso questa WF250F è un’ottima moto, adatta sia all’amatore che al pilota che ogni domenica vuole si mette in gioco nei vari campionati.

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