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MV Agusta F4RR

Costa 22.900 euro, disponibile a fine maggio la più potente MV di sempre

Moto - News: MV Agusta F4RR

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La corsa alla superprestazioni non si ferma. La MV Agusta ha pensato di "metter le mani" sulla sua supersportiva, la F4, una moto che già di suo ha la bellezza di 186 CV. Per dare più potenza bisogna giocoforza elaborare il motore, ma MV ha modificato tanti altri particolari, per aggiungere ancora più ricchezza, ad una moto che già di suo è più che blasonata.
Questo progetto è dedicato a tutti coloro che richiedono il massimo dalla propria moto, e che non si accontentano. Basta guardare una foto per capire quanto questa nuova F4RR (questo è il suo nome), sia una moto unica e di prestigio. Andiamo ora a scoprire cosa cambia in questo capolavoro… tutto italiano.

LA CARICA DEI… 201!
Il propulsore della MV Agusta F4RR (998 cc) deriva naturalmente dalle competizioni, e sfrutta alcuni particolari del motore della F4, come i carter motore, la disposizione dei cilindri e poco altro ancora. Latermodinamica è nuova, ad iniziare dall’albero motore che ora ha meno inerzia, e ci le quote vitali del motore sono diverse e superquadre, in modo da poter raggiungere dei regimi di rotazione più alti. Il pistone passa dunque da 76 mm a 79 mm, al contrario della corsa che scende da 55 mm a 50,9 mm. Il regime di rotazione massima è ora di 13.700 giri al minuto, mentre la velocità lineare del pistone passa da 24,7 m/s a 22,9 m/s, cosa che tra l’altro, permette di aumentare l’affidabilità. La potenza massima, come già sapete è di ben 201 CV, ad un regime massimo di 13.400 giri/min., nonostante il motore sia catalizzato e naturalmente omologato per un utilizzo stradale. Si è naturalmente lavorato sulla termodinamica, infatti la testata è completamente nuova. I condotti sono stati integralmente riprogettati, e le valvole hanno un diametro maggiorato, sia allo scarico che all’aspirazione, inoltre, le valvole sono in titanio, cosa che ha permesso di abbassare il peso di queste, nonostante siano più grandi. All’aspirazione passano infatti da 30 mm a 31,8 mm, mentre allo scarico passano da 25 a 26 mm.

Nuovo l’impianto di scarico, con conformazione 4-2-1-4, ed i collettori hanno un diametro superiore, ovviamente, la tonalità di scarico cambia, in favore di un sound ancora più coinvolgente.
A dar "da bere" al propulsore ci pensano quattro corpi farfallati da 49 mm con sistema TSS di aspirazione a lunghezza variabile. Un nuovo ingranaggio della trasmissione primaria ha consentito di ridurre drasticamente il regime di rotazione del generatore e della pompa dell’acqua, limitando al massimo l’assorbimento di potenza. Il cambio è estraibile e la frizione sfrutta un sistema di antisaltellamento meccanico. Tutta l’elettronica di gestione è ulteriormente evoluta rispetto a quella della F4, il controllo di trazione segue nuove logiche di funzionamento così come le due mappature per il motore (ora è tutto gestibile tramite il nuovo comando alloggiato sul semimanubrio sinistro).

CICLISTICA AL TOP

Il telaio e il forcellone sono i medesimi dell’F4, mentre cambiano le sospensioni, e naturalmente ci sono particolari personalizzabili quali le regolazioni dell'inclinazione del cannotto di sterzo (tramite boccole intercambiabili), dell’altezza del retrotreno e del pivot del forcellone per mezzo di "biscottini" calibrati. All’anteriore troviamo una forcella Öhlins NIX upside-down, con steli da 43 mm di diametro e trattamento al nitruro di titanio (ottimizza la scorrevolezza). Questa ha poi i piedini ricavati dal pieno, ed è naturalmente regolabile nel precarico molla e in compressione ed estensione. Separata nei due steli l’idraulica: lo stelo sinistro offre la regolazione della compressione e lo stelo destro l’estensione. Al posteriore troviamo un ammortizzatore posteriore Öhlins Racing TTX 36 regolabile nel precarico molla, in compressione, estensione e lunghezza.

I cerchi sono in alluminio forgiato, in modo da ridurre le masse non sospese, e pensano un chilo in meno rispetto a quelli fusi della F4. A "frenare" la moto ci pensano delle pinze Brembo monoblocco all’anteriore, accoppiati ad una pompa radiale Brembo. Radiale anche la pompa della frizione. Un’ulteriore tocco quanto alla componentistica, sono le leve al manubrio, studiate appositamente per un utilizzo racing.
Sulla F4RR debuttano poi delle pedane ultraleggere e regolabili, come regolabile è anche regolazione remota di ogni funzione del display (controllo di trazione compreso). Un nuovo deflettore sotto la piastra di sterzo inferiore convoglia tutta l’aria verso il radiatore, in maniera tale da ottimizzare l’aerodinamica ed il raffreddamento del propulsore.

Non mancano le "special parts" dedicate, con parti in ergal, titanio e carbonio. Oppure scarichi e centraline racing, e molto altro ancora.
Due le colorazioni, un rosso/bianco pastello con telaio rosso, particolarmente racing, ed un bianco opaco perlescente con telaio nero, decisamente elegante.
Il prezzo indicativo è di 22.900 euro, e sarà disponibile alla fine di maggio 2011.

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