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Mercato Moto-Scooter, febbraio 2011: arriva un +1,4%

Dopo un anno, finalmente una boccata di ossigeno

Moto - News: Mercato Moto-Scooter, febbraio 2011: arriva un +1,4%

Dopo un anno nero, nel mese di febbraio 2011 appena concluso, arriva finalmente il segno "più", un simbolo che oramai avevamo dimenticato, sostituito da quel "meno" che tanto spaventa economisti e aziende produttrici. 12 mesi di cali, anche se il confronto con lo scorso anno è più corretto, nonostante la possibile presenza di veicoli incentivati a fine 2009, che si potevano immatricolare fino a marzo 2010.

Il totale dei veicoli immatricolati è di 17.765, ovvero un incoraggiante +1,4% rispetto a febbraio 2010 e, considerando l’aumento di assicurazioni e benzina, fa pensare in positivo. A trainare sono ancora una volta gli scooter, con 11.085 pezzi, pari ad un ottimo +3%. Soffrono le moto, 6.680 quelle fin’ora vendute, per un -1,2%. Considerando che il solo mese di febbraio vale poco più del 5% del totale in un anno, le aziende possono dirsi speranzose. I cinquantini soffrono ancora, con 3.751 pezzi, che vanno ad attenuare il segno negativo, anche se questi resta al 5,7%.

PARLA ANCMA

Come ogni mese, la parola a Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori): "E’ importante questo primo segnale in controtendenza rispetto ai pesanti cali dell’anno scorso. Per intraprendere decisamente un percorso di crescita duraturo è necessario che anche altre due variabili siano presenti: condizioni di credito al consumo favorevoli e tariffe assicurative calmierate. Purtroppo sembra che i costi assicurativi siano in salita in modo più che proporzionale anche rispetto al mercato auto. Auspichiamo – prosegue Capelli - che almeno gli utenti che non provocano incidenti siano salvaguardati da aumenti francamente poco comprensibili. In alcune regioni del sud il costo dell’assicurazione è diventato proibitivo e si avvicina al prezzo dei veicoli più economici. E’ chiaro che in questa situazione i potenziali clienti sono spaventati da costi di gestione fuori controllo. Non solo ma vi sono zone dove c’è chi circola con contrassegni falsi. Un maggior controllo spero possa favorire anche un equilibrio nei costi per le 2 ruote a motore. Direttamente correlato ai costi assicurativi – conclude il Presidente – è il tema della sicurezza della circolazione; in questo caso sono le infrastrutture carenti che ci preoccupano e che sono concausa in circa un quarto degli incidenti".

OGNI SEGMENTO

Il segmento più consistente è quello dei maxiscooter, ovvero con cilindrate tra i 300 e i 500cc, che anche se segnano un -7,6% constano in ben 7.311 pezzi, seguiti dai piccoli 125cc, anch’essi in segno negativo, -21,3%, con 6.063 immatricolazioni, dai 150-200cc con 3.845 due ruote (-40,9%) e dai medi 250cc, con 1.634 pezzi, pari a un -33,1%.

Parlando di moto, la crescita di due ruote sopra ai 1.000cc continua, con 3.821 unità pari ad un +5,7%. Numeri interessanti anche per le moto tra i 300 e i 500cc, dove si registra un positivissimo +9,4%, pari a 1.138 pezzi. Le maxi tra gli 800 e i 1.000cc sono invece stabili, 2.899 due ruote, pari a -0,8%.
Arrancano le medie; le 600cc, infatti, scendono al -34%, con soli 880 veicoli, mentre le cilindrate intermedie tra i 650 e i 750cc si attestano al -21,7%, ovvero 1.954 moto. Come purtroppo continua ad accadere, le 125cc segnano un -19,7%, con 847 pezzi immatricolati.
Ancora in testa sono le enduro stradali con 3.889 moto (-0,6%), seguite dalle naked con 3.375 pezzi (-14,5%) e dalle supersportive con 1.323 unità (-36,4%). Ad aumentare sono invece le custom, a +14,2% con 1.285 immatricolazioni, e le moto da turismo, con 1.008 pezzi pari ad un 37,7%. Soffrono le supermotard, con 805 pezzi (-23,8%).

LA TOP 30

Iniziamo con gli scooter, dove il modello più venduto è l’Honda SH300i, con 1.534 pezzi immatricolati, che ha tolto il primo posto dello scorso mese del Piaggio Beverly 300 (ora terzo). Al secondo posto troviamo invece il Piaggio Libery 125 RST.

Al primo posto tra le moto, c’è sempre sua maestà R1200GS, che tra base e Adventure, conta ben 883 pezzi. Seconda è ancora BMW, e ancora con una enduro, la F800GS, con 212 moto. Segue la Honda CB1000R, con 184 immatricolazioni. Da segnalare come la Ducati Diavel sia già a quota 125 moto.

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