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Ossa TR 280i: nuova trial spagnola

Al salone di Milano torna un marchio glorioso

Moto - News: Ossa TR 280i: nuova trial spagnola

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Il fondatore della Ossa, nata negli anni Venti, si chiamava Manuel Giro ed era un ex ufficiale della Marina Mercantile appassionato di corse di velocità, prima sull'acqua e poi su strada. Corse con una Norton e una Bmw e arrivò perfino a progettare lui stesso un motore da moto derivandolo da un propulsore nautico. Dopo la Seconda Guerra Mondiale contribuì alla rinascita della mobilità privata producendo una moto 125 cc a 3 marce che ebbe un grande successo.

Quando suo figlio Eduardo entrò in azienda con idee più lungimiranti, gli orizzonti della Ossa si allargarono, grazie anche alle vittorie in competizioni come la 24 Ore di Barcellona dove ebbe la meglio sui mostri sacri nazionali come Bultaco e Montesa. Da quel momento la produzione si ampliò anche alle moto da fuoristrada e trial. Il momento di maggior splendore per la Ossa fu all'inizio degli anni Settanta, quando conquistò il campionato europeo trial due volte consecutivamente.

Il declino arrivò paradossalmente dopo la fine del periodo di dittatura franchista con il ritorno alla democrazia. Le giuste rivendicazioni sindacali e la crisi del mercato delle due ruote, scalzate dall'automobile nella mobilità privata, determinarono un cambio di rotta nella gestione aziendale ma anche un incremento dei costi e profonde difficoltà finaziarie. A metà degli anni Ottanta la chiusura definitiva, dopo un ultimo tentativo di salvataggio ad opera di una coopertiva di lavoratori che però non riuscì nell'intento.

Oggi Ossa rinasce e addirittura si presenta al più importante salone del motociclo di questo difficile 2009 con una grande novità. Si chiama TR280i è sarà una moto da trial che i vertici dell'azienda spagnola definiscono innovativa ma al tempo stesso legata alla grande tradizione delle Ossa di un tempo.

Staremo a vedere e non possiamo che rallegrarci per questa nuova iniziativa che, speriamo, contribuirà a ridare slancio ed entusiasmo all'industria delle due ruote. Ce n'è bisogno!

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