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Yamaha WR 125 R - TEST

Una vera WR dedicata a giovani enduristi...

Moto - Test: Yamaha WR 125 R - TEST

Il mercato delle 125 non cresce e non sale da 4 anni a questa parte, è certamente molto distante dal picco di 60.000 unità immatricolate nel 1985, ma non è nemmeno al minimo storico dal 1972 ad oggi, registrato nel 2002. In questo scenario, che oggi conta circa 10.000 pezzi sul mercato Italia, Yamaha ha scelto di recitare la voce del padrone abbattendo prima la diretta concorrenza di Cagiva ed Aprilia nel segmento delle sportive (con la R 125) e proponendosi poi nel segmento delle enduro con la WR 125 R.

UN 4T COMPATTO E TECNOLOGICO
Come per la sorellina stradale, l'anima del nuovo progetto è il motore monocilindrico a 4 tempi, raffreddato a liquido, capace di erogare 11 kW a 8.750 giri ed una coppia massima di 12.75 Nm a 6.500 giri. Rispetto all'unità adottata sulla sportiva carenata, il motore della WR arriva alla potenza massima 250 giri prima ed offre un valore di coppia massima più elevato oltre che ad un regime inferiore (12.18 Nm a 8.000 giri per la R 125): queste differenze sono frutto di una diversa mappatura elettronica del motore, della nuova scatola filtro e dell'impianto di scarico meno "sacrificato" rispetto a quello della R 125, che per ragioni estetiche e di bilanciamento delle masse posiziona terminale di scarico e catalizzatore in posizione ribassata, in puro stile R6.

52.0x58.6 mm, alesaggio x corsa, il piccolo mono Yamaha si caratterizza per la testata a quattro valvole, per un complesso sistema di iniezione elettronica, per il pistone in alliminio forgiato abbinato ad un cilindro in Diasil e per il cambio a sei rapporti.

PROGETTATA IN ITALIA
Progettata interamente in Italia, presso il reparto R&D europeo Yamaha con sede a Gerno di Lesmo e costruita in Francia, la WR 125 si può definire una vera moto a tutti gli effetti: oltre al motore, infatti, anche la ciclistica non ha nulla da invidiare a moto di cilindrata superiore, grazie all'adozione di un telaio in acciaio a semi doppia culla che non ha lasciato niente al caso nemmeno in termini di peso (solo 14 kg) oltre che di estetica e durata nel tempo. I tecnici dei "tre diapason", infatti, hanno messo a punto un trattamento superficiale in grado di aumentare la percezione qualitativa oltre che che proteggere dalla corrosione le tubazioni.

A doppio braccio, il forcellone posteriore dotato di leveraggio Monocross e di ammortizzatore regolabile (7 posizioni di precarico), e vanta una escursione di 230 mm. 10 mm in più, per un totale di 240, è invece l'escursione della forcella, dotata di steli da 41 mm ed inclinata rispetto all'asse verticale di 27°. 107 mm di avancorsa, 1.430 mm di passo, la Yamaha WR 125 R pesa 133 kg e frena le ruote da 21 e 18 pollici, a 36 raggi, per mezzo di una coppia di freni a disco a margherita (anteriore da 240 mm, posteriore 220 mm) morsi da una pinza flottante a doppio pistoncino davanti e da una a pistoncino singolo dietro.

Tra le chicche, che identificano senza mezzi termini la versatilità di questo modello nei confronti di chi non la utilizzerà solo per "gite offroad", si fanno segnalare l'avviamento elettrico e la strumentazione LCD, che include tachimetro, cinque indicatori luminosi, doppio parziale ma soprattutto l'indicatore del carburante.

OK PER TUTTE LE TAGLIE
Su strada, sin dai primi metri, si nota un dimensionamento generale da moto vera. La sella, a 930 mm da terra, il manubrio largo, le pedane ben distanziate, permettono ai piloti di tutte le taglie di assumere una posizione di guida naturale, a tutto vantaggio della possibilità di utilizzare al meglio il potenziale della WR.

Perchè è vero che, in assoluto, i CV sono pochini...ma su strada permettono di passare tranquillamente i 100 km/h di strumento ed in offroad possono anche bastare per iniziare a divertirsi sul serio. Durante la nostra prima presa di contatto, infatti, abbiamo girato in lungo e in largo campi e colline della Brianza attraverso un percorso dimostratosi, a tratti, anche impegnativo. La WR 125 R ha addirittura dimostrato di poter tenere il passo di modelli più specialistici, senza ritrovarsi con le sospensioni a pacco o in forte carenza di motore quando c'è bisogno di spinta per uscire da situazioni "complicate".

SOFT ENDURO
Certo, questa non è certamente la moto adatta per raccordare un doppio su di una pista da cross mondiale, ma visto che di moto per studiata per coprire nella migliore delle maniere il tragitto casa/scuola si tratta, siamo rimasti quasi sorpresi dell'andatura che siamo riusciti a tenere lasciando l'asfalto per la terra: forse non sceglieremmo la WR 125 nel caso in cui volessimo entrare in contatto con il mondo dell'enduro, ma non ci sarebbe di che stupirsi se qualche ragazzino lasciasse al palo il padre alle prese con le difficoltà delle cilindrate superiori...

Agile, ben frenata - non solo per potenza ma anche per modulabilità dei comandi - e facile da guidare in tutte le situazioni, grazie ad un avantreno sufficientemente comunicativo ed un bilanciamento dei 133 kg azzeccato, la WR 125 R sorprende in particolar modo per il motore: pieno, sin dai bassi regimi, scarso di vibrazioni e caratterizzato da un sound piacevole, il 125 Yamaha rappresenta un esemplare dimostrazione di come il 4T, anche su cilindrate così contenute, abbia soppiantato i motori a 2T. Difficile ammetterlo, soprattutto se si hanno in testa le potenze esorbitanti degli anni '80 e '90, ma stando a 15 CV il limite di legge è praticamente impossibile progettare un motore in grado di essere economico, fluido e regolare nell'erogazione oltre che in linea con tutti i parametri antinquinamento presenti e futuri facendo affidamento sulla miscela.

PECCATI VENIALI
Difetti? Qualcuno: la tubazione del freno anteriore, ad esempio, curva in modo antiestetico davanti la strumentazione digitale, comunque ben leggibile in tutte le sue informazioni, così come non ci ha convinto la dimensione e la finitura del manubrio: in un contesto stilistico e tecnico così ben fatto, questo elemento appare un po' "striminzito" ed economico.

GIA' IN CONCESSIONARIA
Molto interessante il prezzo di listino: 3.790 euro, franco concessionario. Due le colorazioni disponibili: Yamaha Black e Racing Blue.

IN QUESTA PROVA
Casco Dainese D-Raptor
Stivali Alpinestars Tech 8
Occhialoni Dainese
Guanti Alpinestars
Pantaloni Alpinestars
Maglietta Alpinestars


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