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Dazi USA-UE: Harley-Davidson sposta la produzione fuori dagli Stati Uniti

La casa di Milwaukee tenta così di evitare la guerra commerciale in atto tra Trump e l’Unione Europea

Moto - News: Dazi USA-UE: Harley-Davidson sposta la produzione fuori dagli Stati Uniti

2.200 dollari, o se preferite 1.900 euro. A tanto ammonterebbe il rincaro medio di una moto Harley-Davidson alla luce della tassazione del 25% sui prodotti americani deciso dalla Commissione Commercio dell’Unione Europea, in risposta ai dazi messi in atto da Trump su acciaio e alluminio proveniente dal Vecchio Continente. Un duro colpo per Harley-Davidson, che nel 2017 ha venturo 38.000 motociclette in Europa, e che potrebbe vedere i numeri colare a picco con l’entrata in vigore della tassa sulle merci Made in USA.


Direzione Europa?


Per questo dal Quartier Generale di Milwaukee non fanno mistero del fatto che la possibilità di dislocare la produzione sia reale. "Riteniamo che l'enorme aumento dei costi, se trasmesso ai rivenditori e ai clienti finali, farebbe crollare le vendite dei prodotti Harley-Davidson e ciò avrebbe un impatto dannoso e duraturo sul mercato europeo”. Si legge in una nota diramata da Harley-Davidson, che sottolinea come “aumentare la produzione internazionale, per alleviare l'effetto dei dazi Ue non era la nostra soluzione preferita, ma al momento rappresenta l'unica opzione sostenibile per rendere le moto accessibili anche ai consumatori europei". La destinazione di parte della produzione non è stata rivelata, ma varie indiscrezioni stimano tempistiche tra i 12 e i 18 mesi per un reale spostamento degli stabilimenti. Staremo a vedere se il gruppo Polaris, proprietario di Indian Motorcycle, adotterà una soluzione simile o meno.

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