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Abruzzo: presto riapriranno le strade chiuse ai motociclisti

La Provincia annuncia il termine dei lavori in 15 giorni, ma i motociclisti aquilani non ci stanno: “Solo bugie”

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Sembra avere un lieto fine l’epopea dei motociclisti abruzzesi, che dal 24 aprile scorso sono “banditi” da 25 arterie stradali della Provincia dell’Aquila. Una soluzione drastica, annunciata attraverso un’ordinanza firmata dal dirigente dell’ente, Francesco Bonanni, a seguito di un incidente mortale avvenuto su una strada panoramica del Parco Nazionale d’Abruzzo.  Il provvedimento ha previsto il divieto di transito per biciclette e motocicli lungo 393 km di percorsi all’interno della Provincia dell’Aquila, ma sembra che presto tutto possa tornare alla normalità.


Strade in riapertura


Il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, ha incontrato i vertici di FMI, rappresentati da Tony Mori, coordinatore nazionale e Elvio Fortuna, presidente regionale insieme a Michele Moretti dell’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori di Confindustria ed ha annunciato che “Man mano che saranno riasfaltate e collocata la cartellonistica di salvaguardia, con limiti di velocità e avviso di pericolo, le 25 strade provinciali chiuse per motivi di sicurezza a cicli e motocicli saranno riaperte al transito entro quindici giorni lavorativi”.


Continua la protesta


I motociclisti aquilani però non credono alle promesse del presidente, e hanno già manifestato il loro scetticismo attraverso una “adunanza di protesta”. A parlare per loro il presidente dell’associazione Motociclisti Aquilani, Massimiliano Mari Fiamma, che non usa mezzi termini: “Il passaggio all’Anas delle strade provinciali è ormai compiuto e, come preannunciato dall’Ente, i lavori cominceranno solo dopo l’estate e non interesseranno tutte le tratte contemporaneamente. A questo punto il problema delle chiusure alle due ruote creato dalla Provincia dell’Aquila 21 giorni fa potrebbe protrarsi fino al 2019 diventando una pietra tombale per le attività delle aree interne".

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